Si conclude a Campobasso la lunga carovana di diciannove concerti della venticinquesima edizione dell’Eddie Lang Jazz Festival, l’evento più lungo dell’estate molisana, che ha toccato i maggiori centri della regione, ospitando un cast internazionale che ha dato spazio alle migliori espressioni del jazz italiano e molisano. Il festival vedrà ancora due serate previste rispettivamente il 5 e 6 settembre in Piazza Pepe, salotto buono della città. Un’edizione che ha usufruito della promozione della Fondazione Molise Cultura, nell’ambito del Piano Integrato Molise Arte e Cultura dell’Assessorato Regionale alla Cultura della Regione Molise.
La prima serata è prevista per sabato 5 settembre alle ore 22,00. Sul palco salirà il trio guidato da Marco Zurzolo (sax alto), Pippo Matino (basso elettrico) e Giuseppe La Pusata (batteria). Marco Zurzolo, sassofonista, compositore e arrangiatore, è uno dei musicisti partenopei più apprezzati a livello internazionale. Un artista che ha colto in pieno l’essenza del rinascimento della musica partenopea degli anni ’80, che vedeva nascere la contaminazione delle melodie napoletane con il blues ed il jazz, mettendo in atto una nuova visione artistica e sonora. Oggi è docente di sax jazz presso i Conservatori di Napoli, Salerno e Avellino. Nel corso della sua carriera, ha avuto diverse esperienze musicali differenti, collaborando con molti artisti italiani e internazionali, tra questi Pino Daniele, Archie Shepp, Chet Baker, Joe Lovano, Brian Ferry, Solomon Burke, Van Morrison, Don Moye and Art Ensemble of Chicago, Enrico Pierannunzi, Stefano Bollani e tanti altri ancora. A seguire l’esibizione della Don Luigi Masterband, formazione musicale nata a Larino e diretta Roberto Di Carlo, che presenta individualità già apprezzate dal pubblico jazz come i trombettisti Paolo Petrecca e Andrea Del Vescovo nonché il giovanissimo sassofonista Andrea Cardone. Progetto tutto proiettato nel mondo della band, di cui Salvatore Massaro, in arte Eddie Lang, è stata una delle espressioni più limpide e significative.
Domenica 6 settembre sarà Emmet Cohen, uno dei più richiesti ed acclamati musicisti della scena jazz newyorkese a concludere, con le sue note sincopate, la venticinquesima edizione dell’ELJF. Prodigio del piano, finalista del prestigioso “Monk Competition”, uno dei concorsi per solisti jazz più importanti al mondo dal quale sono nati musicisti del calibro di Joshua Redman e Brad Mehldau. Si è esibito nei più importanti jazz club e jazz festival del mondo, sempre con grande padronanza dello strumento e creatività armonica, collezionando premi e riconoscimenti sia del pubblico che della critica. Con Giuseppe Venezia, contrabbassista lucano e direttore artistico del Basilijazz, al basso, ed Elio Coppola, talentuoso batterista napoletano, il trio offrirà una performance che arriva direttamente dal progetto musicale “Infinity” nato nel 2012 in un garage del West Village di NYC e che ha dato vita al disco omonimo nel 2013 che comprende standards del jazz riarrangiati e composizioni originali.