“20 anni fa. Il futuro”: sogni, utopie e realtà di ieri si confrontano con presente e futuro, quello per cui GGG 20.1 ha la sua ragione d’essere. Vent’anni di esperienze a confronto, diverse per origine e luoghi. Dalla periferia di una piccola città come Campobasso, fino a grandi città come Milano, passando per Roma e Napoli, il dibattito analizza le esperienze con lo sguardo e la mente rivolte ad un futuro, che come la balena Goliath, leitmotiv della manifestazione, ha bisogno di liberare le catene e ritornare immaginario fantastico. Il dibattito moderato da Maurizio Oriunno, ospita il Duka, Marco Philopat e Bostik.
Philopat, scrittore e studioso di cultura underground è un agitatore culturale italiano. Ha aderito nel 1977 al movimento punk italiano diventandone uno dei più profondi conoscitori e animatori. Nel 1979, con il suo gruppo HCN partecipò alla prima ondata punk rock italiana e nel 1982 fu uno dei fondatori del Virus di Milano.
Il Duka è un agitatore culturale. Entrato nell’autonomia da giovanissimo, già alla fine del ’77 partecipava alle iniziative legare al movimento romano che, a differenza di quello milanese e bolognese, era riuscito a tenere attive alcune situazioni anche dopo il 7 aprile ’79.
Bostik, attivo nel campo della sperimentazione audiovisiva, studioso di musicoterapia, pioniere nell’uso di sequencer e di campionatori. Dal1980 al ‘90 è compositore musicale per Audiobox della Rai. Fonda nel 1985 i Contropotere\CPo1, collettivo che si occupa di musica, happening, video e produzioni indipendenti. Dai primi anni ‘90 si dedica a un’intensa attività di live set elettronico in giro per l’Europa, nonché alla produzione e regia di diversi lavori video, documentari e di sperimentazione.
AREA EX ONMI
ore 18,00 – DIBATTITO “20 anni fa, il futuro” con Philopat, il Duka e Bostik
ore 21,00 Film – Confessions
Tutti i giorni dalle 18,00 alle 24,00:
ore 18,00 – 24,00 Dj set – Blow up
ore 18,00 – 24,00 Mercatini a tema
ore 18,00 – 24,00 Mostra IO C’ERO GGG 93-96
ore 10,00 – 13,00/17,00-20,00 – Mostra “BAHP Beat Hippy Autonomi Punk”