Una tre giorni tra lettura e teatro, dal pubblico agli studenti e ai detenuti del carcere di Campobasso. Saranno settantadue ore intense quelle che attendono Pino Roveredo a Campobasso, ospite di Ti racconto un libro – il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli, e sostenuto dalla Fondazione Molise Cultura e dalla Regione Molise – Assessorato all’Istruzione e con il patrocinio della Provincia di Campobasso e del Comune di Campobasso.
Si comincia martedì 3 marzo alle ore 18.30 nella sala conferenze della Biblioteca provinciale P. Albino di Campobasso, per la presentazione al pubblico di Ti racconto un libro di Ballando con Cecilia, l’ultimo romanzo a firma dello scrittore friulano, una storia straordinaria e di rara intensità ambientata nella Casa dei Matti. Un uomo, il cui compito è passare del tempo con i degenti, è chiamato a confrontarsi con la realtà dell’ex manicomio, diverso da quello riformato coraggiosamente da Franco Basaglia, ma al tempo stesso sempre uguale, come un mito che non tramonta. Qui tutti hanno un’identità e una storia, anche se in frantumi. Tra l’odore del disinfettante e quello degli alimenti si aggira Cecilia, una donna molto anziana, di novantasei anni, di cui molti, troppi, trascorsi in manicomio, non si sa neppure perché. Cecilia è litigiosa, solitaria, bizzarra. Racconta la sua vita e l’amarezza di non poter recuperare il tempo ormai trascorso. Si può solo ballare: un ballo reale e metaforico insieme, perché sulle note scorrono come in un sogno gli anni non vissuti da questi degenti, Cecilia compresa.
Nella mattina di martedì, alle ore 10.30, e nell’ambito di Lezioni d’autore, lo scrittore incontrerà gli studenti dell’ISISS di Bojano con cui si confronterà proprio sul suo ultimo romanzo.
Mercoledì 4 marzo avranno invece inizio le attività del laboratorio Teatro in 24 ore destinate agli studenti del Liceo scientifico Romita di Campobasso e ad un gruppo di detenuti del carcere di Campobasso.
Teatro in 24 ore è un’esperienza che nasce all’interno dell’attività della Compagnia Instabile di Pino Roveredo, e prende spunto, idea e motivo dal “Teatro di strada”. Teatro di strada che, escludendo i particolari di scene, riflettori, microfoni, mixer e altro, vive e si esibisce esclusivamente con la risorsa della fantasia.
Il Teatro in 24 ore non prevede nessun supporto tecnico, anzi, sta proprio nella ragione del progetto il presentarsi nel luogo concordato solo con la nudità del copione. Una volta formato il gruppo, si discutono i testi proposti, testi che solitamente toccano i temi di alcune difficoltà sociali. Quando si sono assegnati o scelti i ruoli, che spesso riguardano un vissuto personale, inizia all’allestimento della parte creativa. Si raccoglie di tutto, chi un passo di danza, chi una canzone, chi l’accenno di qualche strumento, e chi l’estro creativo di una scenografia allestita con l’umore della propria fantasia.
Il giorno successivo, esattamente ventiquattro ore dopo, e dopo il rodaggio minimo di due o tre prove, si va in scena. Andare in scena vuol dire spesso togliersi il distinguo naturale di un teatro, ed esibirsi nell’ospitalità di piazze, palestre, capannoni, ovunque ci sia lo spazio per la rappresentazione e la curiosità di un pubblico.
La rappresentazione si svolge rigorosamente con la “maleducazione” dei testi letti in scena, ma è un disturbo che viene immediatamente cancellato dalla forza delle emozioni, l’ansia dei toni incerti, la naturalezza degli inciampi, e il coinvolgimento emotivo dei protagonisti. In questi spettacoli dove è tutto artisticamente lecito, l’unico divieto è la chiusura del sipario perché, per gli attori della vita, la storia, fatica, speranza, continua anche dopo l’ultimo applauso.
I primi a cimentarsi con l’esperienza del teatro saranno i detenuti della casa circondariale di Campobasso, mercoledì 4 e giovedì 5 marzo, che seguiranno il laboratorio a cura di Pino Roveredo che terminerà con uno spettacolo finale giovedì 5 marzo alle ore 16.30. L’iniziativa rientra nell’ambito di Liberi di leggere in collaborazione con il Laboratorio di lettura del Carcere di Campobasso condotto da Brunella Santoli.
Sarà poi la volta degli studenti del Liceo scientifico Romita di Campobasso, con il primo incontro fissato mercoledì 4 marzo dalle ore 15.30 alle 18.30 e il secondo con spettacolo finale previsto giovedì 5 marzo dalle ore 9.30 alle 12.30.