Dopo il convegno di Civitacampomarano dello scorso 5 novembre, all’Università del Molise e sotto l’egida di Aria, il Centro di ricerca per le aree interne e gli Appennini, si è riunita una rete di soggetti pubblici e privati che sta mettendo a punto l’idea di costituire una “Rete di promozione territoriale”, con l’obiettivo di valorizzare le iniziative d’eccellenza che operano sul nostro territorio. La Sala del Consiglio del Rettorato la location dell’incontro che ha ripreso le tematiche, le strategie di intervento e le prospettive definite presso il Castello di Civitacampomarano lo scorso novembre, che andava sotto un unico titolo: “Futuri molisani”. Allora, intorno ad un documento programmatico elaborato dalla GCIL del Molise, sottoposto al vaglio delle diverse categorie e aperto al contributo di soggetti differenti della realtà economica, sociale e culturale della nostra regione, si raccolse lo sforzo propositivo e concertativo dell’Anci Molise, dell’Ordine degli Architetti della provincia di Campobasso, della rete d’impresa Albacontract, de il Bene Comune e di altre associazioni operanti nel campo del turismo e della cultura locale. Da quella prima iniziativa civitese ha avuto origine il secondo incontro all’Università del Molise. La riunione è stata introdotta da Marco Marchetti presidente di ArIA, il Centro di ricerca per le aree interne e gli Appennini che ha sede istituzionale presso l’Ateneo molisano, da Rossano Pazzagli, direttore del Centro e da Stefano Panunzi componente del consiglio scientifico.
Nell’ordine, hanno preso la parola Antonio Ruggieri, direttore de il Bene Comune, Paolo De Socio della segreteria regionale della CGIL, Lino Gentile, responsabile dei piccoli Comuni per l’Anci regionale, Antonietta Caccia, del Circolo della zampogna di Scapoli, Stefano Sabelli per il Teatro del Loto di Ferrazzano, Giovanni Germano per l’associazione “La Terra” di Duronia che organizza il “cammina, Molise!”, Guido Puchetti per l’Ordine degli architetti della provincia di Campobasso, Norberto Lombardi per l’Osservatorio regionale sulle migrazioni, Paolo Manuele, sindaco di Civitacampomarano, Alberta Viglione per la Caritas Diocesana di Campobasso-Boiano, Giovanni Tomasso per l’associazione culturale il Bene Comune, Adolfo Forcione per la rete d’impresa Albaconcract, il vicesindaco Linda Marcovecchio e Nicola Mastronardi per il Comune di Agnone e Monica Meini, docente UniMol. Sono stati ripresi e affrontati i temi che riguardano la tenuta economica e sociale delle aree interne, e il loro rilancio, tema su cui il Centro ArIA è particolarmente impegnato nell’ambito della Strategia nazionale per il Matese, per la quale è capofila il sindaco di Spinete Andrea Romano. A conclusione si è valutata positivamente da parte di tutti la proposta di costituire una “Rete di promozione territoriale”, affidata al coordinamento del centro di ricerca ArIA, che faccia una ricognizione delle esperienze di qualità operanti sul nostro territorio regionale e le valorizzi nell’ambito di un ragionato quadro unitario.