Sabato 13 Maggio ore 19:00 e Domenica 14 Maggio ore 17:00 e 19:30 presso il
Teatro Studio (Compagnia Stabile del Molise) –Via Albino 11/13 – Andrà in scena
Fastidio da Morire, manuale di soluzioni per disturbi quotidiani.
La regia è di Alisia Ialicicco, danzatrice e coreografa molisana, da anni docente di
movimento scenico alla Compagnia Stabile del Molise. Per la prima volta, la
Compagnia porta in scena uno spettacolo di teatro danza, un incontro tra l’arte della
parola e il flusso del gesto corporeo. Grazie anche alla consulenza drammaturgica di
Antonio Ligas.
Un flusso di racconti di scene di tutti i giorni che si rivelano essere confessioni
irriverenti. A muoverle, quei fastidi semplici e insidiosi che la quotidianità ci serve.
Un susseguirsi di vicende, guidate dal moto nello spazio, che rendono il corpo e la
mente dell’essere umano protagonista indiscusso. A cucire questa performance
stravagante, un viaggio musicale tra il rock americano anni cinquanta, tracce di un
sound italiano vintage, passando per la lirica e l’elettronica.
Risultato? Un movimento unico, tra vulnerabilità, ironia ed emozione.
Performers, allievi del Corso di Recitazione terzo anno: Angela Anzovino, Giuseppe
Campestre, Sirya Capobianco, Giorgia Di Mario, Francesco Di Nucci, Paolo Di
Tosto, Pamela Gacioppo, Sharon Santella e Dalila Tamburri.
Direzione Artistica: Raffaello Lombardi
Prevendita presso Teatro Studio, via Albino 11/13 Lu – Ve ore 17/19
Info e prenotazioni: 345 2208075
Il costo del biglietto di 7 euro.
Note di regia – Fastidio da Morire
Fastidio da Morire è una performance costruita nel tempo, potremmo definirla come un lavoro che si è sviluppato con l’intento di creare movimento e che credo sia un processo ancora in corso. Lo sviluppo ha avuto un punto fermo, ossia quello di trarre ispirazione da brevi testimonianze scomode, ricavare questa efficacia immediata, sottolineando l’azione confusa che questi brevi squarci di quotidianità andavano a creare in chi li ascoltava.
Un tizio che ti pesta plurime volte un piede, un vestito nuovo rovinato da un mozzicone di sigaretta o un lurido che ti sta troppo vicino sui mezzi pubblici; situazioni comuni che provocano una sensazione profonda di fastidio coinvolgendo corpo e mente. Ecco, con i performers siamo andati proprio lì, a indagare queste sensazioni, a volte a esasperarle, cercando di propagarle fino al pubblico, per coinvolgerlo in situazioni che richiamano il vissuto di ognuno.
E se nella vita quotidiana è consigliato rispondere in modo pacato alle circostanze narrate, i nostri protagonisti trovano una soluzione estrema, ponendo fine al problema in modo definitivo. Da qui un gioco che vuole essere del tutto ironico, esagerato ed irriverente, ma condurre lo spettatore a riflettere, sentirsi parte della performance e di quel filo marcato di emozione che lega questo lavoro.
Un lavoro di collaborazione, scambio e confronto con gli allievi del terzo anno di recitazione, che ho considerato sin dall’inizio dei performers pronti a gettarsi nell’atto della creazione, a viverne il processo e anche a mutare grazie a esso. Personalmente sono molto legata a questo lavoro, che mi conferma ancora una volta che l’arte salva sempre e bisogna sentirsi profondamente grati di poterla vivere.
Un’emozione profonda è quella di aver avuto la fiducia del Direttore Artistico Raffaello Lombardi, l’aiuto per la consulenza drammaturgica di un caro collega quale Antonio Ligas e il supporto di tutti i colleghi, ancor prima di questo, di portare un mio lavoro nel Teatro Studio un luogo che Paola Cerimele e Raffaello Lombardi hanno amato e curato minuziosamente, con la convinzione che questo sentimento resterà lì per sempre.
Alisia Ialicicco