Civita Resiste – Resilience Scenario Workshop si svolgerà sabato 11 maggio, dalle ore 09.00 alle ore 17.00 presso il Castello di Civitacampomarano, la prima tappa che la Comunità di Civitacampomarano intraprenderà all’interno del percorso della Campagna delle Nazioni Uniti UNISDR Making Cities Resilient. Già da questa prima fase si vuole dare una connotazione allargata, infatti da un focus su Civitacampomarano l’appuntamento sarà esteso a un contesto territoriale. Per questo sono stati resi partecipi anche il GAL MOLISE Verso il 2000, i Comuni di Castelbottaccio e Roccavivara, l’Ordine dei Geologi del Molise, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Campobasso, Legambiente Molise.
Il workshop partendo da una sistematizzazione molto pratica dei concetti di “resilienza” e di “scenario”, affronta poi un percorso strutturato di individuazione e costruzioni di scenari di diverse tipologie di rischio che interessano il territorio delle Amministrazioni presenti, per poi tradurli in elementi narrativi utili alla prefigurazione di strategie di anticipazione, sia di breve che di medio-lungo periodo. Si farà ricorso ai modelli e strumenti specificamente messi a punto dall’UNISDR delle Nazioni Unite, ai fini della campagna mondiale denominata “Making Cities Resilient”. I lavori saranno coordinati da uno dei maggiori esperti in tema di prevenzione e governance dei rischi, il Geologo Emilio Iannarelli.
La tensione all’anticipazione non può che fondarsi sulla costruzione di scenari al tempo stesso solidi, visionari e ben rappresentati e condivisi. La protezione civile, in una fase di sostanziale rinnovamento, e più aperta alla partecipazione attiva dei cittadini, può rappresentare un laboratorio fenomenale per sperimentare un nuovo approccio ad una programmazione strategica del territorio, meno “specialistico” e più consapevole del fatto che il modo in cui collettivamente immaginiamo il futuro agisce concretamente anche sul nostro presente.
Il workshop, partendo da una sistematizzazione molto pratica dei concetti di “resilienza” e di “scenario”, affronta poi un percorso strutturato di individuazione e costruzioni di scenari di diverse tipologie di rischio che interessano il territorio delle Amministrazioni presenti, per poi tradurli in elementi narrativi utili alla prefigurazione di strategie di anticipazione, sia di breve che di medio-lungo periodo Si farà ricorso ai modelli e strumenti specificamente messi a punto dall’UNISDR delle Nazioni Unite, ai fini della campagna mondiale denominata “Make Cities Resilient”.
Dette strategie di resilienza prevedono anche specifiche azioni di formazione/sensibilizzazione/educazione finalizzate alla resilienza delle comunità, che saranno programmate in successivi appuntamenti territoriali.
Obiettivo primario: Avviare una comunità di pratica diffusa sui concetti e gli strumenti della anticipazione e della resilienza, per migliorare la programmazione strategica e la gestione dei rischi territoriali
Obiettivo secondario: Sviluppare con criteri omogenei una serie di scenari di rischio del territorio di interesse, funzionali ad una più efficace comunicazione alla popolazione, all’attivazione di una comunità resiliente, e alla programmazione strategica di medio-lungo periodo
Modalità di svolgimento: Il workshop si sviluppa in 5 distinti momenti:
- Seminario di inquadramento sui vantaggi di un approccio concettuale alla protezione civile e alla gestione territoriale improntato alla resilienza
- Breve confronto sul concetto di scenario: quanto è utile, come si forma, come si usa, come si condivide?
- Esposizione della Campagna “Make Cities Resilient” e dei possibili vantaggi derivanti dall’adesione
- Applicazione di due tools operativi sviluppati nell’ambito della Campagna MCR: il Disaster Resilience Scorecard di livello preliminare e il Quick Resilience Estimator
- Dibattito conclusivo: è possibile attivare una comunità di pratica locale su questo tema e questi processi? Quali sono i progetti, processi, piani, programmi in cui possiamo utilmente spendere un mindset “Resilienza/Scenari/Anticipazione”?