Chiude i battenti la Mostra di Giorgio De Chirico. Trionfo da 10.523 visitatori.

Una scommessa. Così probabilmente si può riassumere la Mostra delle opere di Giorgio di Chirico, che si è svolta a Campobasso dal 20 dicembre a ieri, 6 aprile. Una scommessa perché un’esposizione così imponente, blasonata ed a pagamento, in Molise non c’era mai stata. Dunque, considerato il presupposto ed il periodo economico, l’impresa era ardua.

Ma nonostante questa premessa la Fondazione Molise Cultura, presieduta da Antonella Presutti e diretta da Sandro Arco, tanto credeva a questa iniziativa che il Presidente della Regione Paolo Frattura confermò un forte impegno della Regione e dell’Assessorato alla Cultura, dando il suo placet all’operazione economica ed amministrativa per avere la mostra “Gioco e Gioia della Neometafisica” all’interno dello spazio espositivo della Ex-Gil. Una scelta di rilievo, poi, quella del curatore, ricaduta su Lorenzo Canova, professionista e grande uomo di cultura, stimato in tutta Italia ed al quale la Fondazione De Chirico non ha avuto alcun problema ad affidare allestimento e responsabilità artistica della esposizione. Una mostra, questa, che ha regalato alle migliaia di visitatori circa settanta opere tra dipinti, acquerelli, disegni e grafiche, provenienti appunto dalla collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e che si è attestata tra una delle mostre più complete mai realizzate in Italia sul periodo della Neometafisica dell’artista. Proprio questa fase finale dell’opera del de Chirico ha ottenuto grandi riconoscimenti planetari, come, ad esempio, le importanti mostre recentemente organizzate in grandi musei di Parigi, San Paolo del Brasile, Francoforte, Atene, Tokio e New York. Tornando tra le mura domestiche, questo evento ha rappresentato una sorta di novità anche rispetto alla collaborazione dell’Ente pubblico con i privati, difatti a sostenere la Fondazione alcuni sponsor che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione della Mostra ed all’organizzazione di eventi ad essa collegati. Altro punto di rilievo, l’ottimo lavoro compiuto sui media specializzati di tutta Italia che non si sono risparmiati nelle recensioni e nella promozione dell’evento molisano. Dalla Rai a Repubblica, passando per le riviste d’arte di maggior pregio della Penisola, con decine di testate che hanno menzionato o addirittura recensito la Mostra di De Chirico a Campobasso. Per ciò che attiene invece l’organizzazione interna e la gestione dei visitatori, oltre ai dipendenti, la Fondazione si è avvalsa della collaborazione di un’Associazione locale, Mu.Se., gestita da esperte di arte, che ha impostato un’offerta didattica studiata e ideata appositamente per avvicinare bambini e ragazzi al mondo dell’arte e in particolare alla produzione artistica. Sono state infatti proposte diverse opzioni distinte per fasce di età, seguendo quello che è il percorso formativo scolastico. Si è partito dai bambini di età compresa tra i 5 ed i 10 per giungere agli alunni delle ultime classi delle scuole superiori, senza tralasciare naturalmente le visite destinate al pubblico di tutte le età. Alla luce di questi numeri, dunque, si può tranquillamente parlare di scelta artistica azzeccata e che ha visto collaborazione tra Istituzioni, professionisti impegnati nelle attività ed una promozione mirata attraverso canali settoriali. Questi ingredienti, sommati tra loro, hanno portato una Mostra a pagamento in Molise a staccare 10.523 tagliandi. Con buona pace dei soliti “santoni e guru in salsa molisana” che dal primo giorno denigrarono questa idea.

Commenti Facebook