Di seguito il calendario e le schede degli spettacoli del progetto Terra d’arte in programma da martedì 24 novembre a giovedì 26 novembre nei teatri molisani. Si comunica, inoltre, che lo spettacolo I PROMESSI SPOSI in programma al Cinema Teatro Sant’Antonio di Termoli domenica 22 novembre alle ore 21,00 e in replica lunedì 23 novembre alle ore 10,00 è stato rinviato a data da destinarsi.
24 Novembre
-Teatro Fulvio GUGLIONESI
Ore 21,00 I PROMESSI SPOSI con Paola Cerimele,
Raffaello Lombardi e Giorgio Careccia
I PROMESSI SPOSI
Compagnia Stabile del Molise
di Alessandro Manzoni
lettura-spettacolo con Paola Cerimele, Raffaello Lombardi e Giorgio Careccia
Lo spettacolo ripercorre alcuni dei capitoli più significativi dei Promessi Sposi, con un’attenzione particolare ai grandi personaggi storici del romanzo, da Cristoforo alla Monaca di Monza, dall’Innominato a Don Abbondio. Un percorso che trasmette la grande potenza narrativa di questo autore e l’essenza viva del romanzo attraverso la lettura a voce alta, l’interpretazione dei personaggi e la drammatizzazione dei momenti salienti della vicenda. Il corpo attoriale e la forza evocativa della parola manzoniana creano, nello spazio teatrale, sonorità e immagini che appassionano e coinvolgono lo spettatore.
dal 24 Novembre al 28 novembre (tranne giovedì 26 novembre)
-Teatro Savoia CAMPOBASSO
Ore 10,00 SAUL con Stefano Sabelli
SAUL
Compagnia del Teatro del Loto
Con Stefano Sabelli, Gregorio De Paola, Bianca Mastromonaco, Giulio Rubinelli, Fabrizio Russo, Pasquale Arteritano
scene e regia Stefano Sabelli
A 35 anni dall’ultima edizione allestita su un palcoscenico nazionale – quella di Renzo Giovampietro, del 1980 – la Compagnia del Teatro del LOTO riporta in scena il SAUL di Vittorio Alfieri: la più importante tragedia italiana del ‘700 e probabilmente di tutti i tempi. In una Galilea metafisica e senza tempo, teatro di antiche e nuove tragedie, su una scenografia lignea, imponente, ispirata all’opera di maestri dell’arte contemporanea italiana, come Ceroli e Marotta, rivive il capolavoro in versi del nostro Teatro, nella messa in scena energica e visionaria e nell’interpretazione di vigorosa e superba verità di Stefano Sabelli, affiancato da una gruppo di eccellenti talenti diplomati al Centro Sperimentale di Cinematografia o formatisi nella Scuola Propedeutica d’Arte Scenica del LOTO. Esempio straordinario di una drammaturgia pura, ritmica e di perenne modernità, l’opera di Alfieri è costruita intorno a un protagonista di poliedrica ed emozionante complessità. Attraverso il ritmo impetuoso, incalzante dell’endecasillabo e di una recitazione necessariamente intensa e poderosa, la furia risolutiva di un re sconfitto, ma ancora sopraffatto dall’ansia di affermare la sua potenza, cresce e avvince fino alla catarsi finale. In questa tragedia, che si consuma nell’arco di una giornata (alba, giorno, tramonto e notte) David e gli altri bellissimi personaggi dell’opera, si fanno, per Saul, specchio e simbolo d’ogni umano e contraddittorio sentimento. In tal modo, viene ancor più evidenziata la dolorosa solitudine del vecchio Re d’Israele e quell’ondeggiare tempestoso del suo animo, fra bisogno di affetto e diffidenza, malinconia e ira, fino all’esplosione della follia e dell’estrema libertà del suo sentire e agire, che lo rende così attuale. L’opera, in cui Alfieri stesso dichiara d’esservi “di tutto, di tutto assolutamente” e che lui medesimo amava interpretare, oggi più di ieri è ancor più necessaria perché in grado di graffiare l’anima d’ogni pubblico, permettendoci di guardare, al contempo, con lucidità e commozione, dentro le nostre miserie e le nostre grandezze. In questo allestimento, la musica – con partiture Klezmer e il Requiem di Mozart, contemporaneo al Bardo di Asti, eseguite dal vivo dall’eccellente Trio dei fratelli Miele – fa da contrappunto agli endecasillabi di Alfieri, esaltandone la potenza epica e lirica, che rimanda a vecchie e nuove diaspore e intifade. Un tessuto musicale, che fa emergere, con grande efficacia, le molteplici verità di un personaggio straordinario e unico nel Teatro italiano. Per complessità, potenza e modernità, il folle Re alfieriano, avverso al clero e che teme il guardarsi dentro, nulla ha da invidiare ai grandi, folli Re shakespeariani.
25 Novembre
-Sala Santo Stefano SEPINO
Ore 21,00 I PROMESSI SPOSI con Paola Cerimele, Raffaello Lombardi e Giorgio Careccia
26 Novembre
-Teatro Savoia CAMPOBASSO
Ore 21,00 SAUL con Stefano Sabelli
-Teatro Italo Argentino AGNONE
Ore 21,00 DIARIO DI UN PAZZO con Marco Caldoro
DIARIO DI UN PAZZO
MARCO CALDORO
di Mario Moretti, liberamente adattato dall’omonimo racconto di Gogol
Regia Flavio Bucci
Con Marco Caldoro
Musiche Stefano Marcucci – Aiuto regia Palma Spina – Produzione MOLIART
Flavio Bucci torna a teatro e lo fa con “Diario di un pazzo”, lo spettacolo che nel 1988 incant le platee di tuttaItalia diventando in breve tempo uno spettacolo-culto, una performance unica che va al di là dello spettacolo, un miracolo di identificazione, una straordinaria rappresentazione di fobie, tic, allucinazioni e manie del vivere contemporaneo. E’ il lavoro che più rappresenta il suo istrionismo, testo che Mario Moretti ha liberamente adattato dall’omonimo racconto di Nikolai Gogol. Ma questa volta Bucci ha deciso di curarne la regia e affidare all’attore Marco Caldoro il compito di vestire i panni di Aksentij Ivanovic Popriscin. E’ un viaggio nella doppiezza e nella schizofrenia di un uomo, un piccolo borghese alle prese con una smisurata ambizione che lo porterà a smarrire identità e ragione. Nell’adattamento, Mario Moretti accentua il dato biografico con l’aggiuntadi particolari tratti dalla vita e dall’opera di Gogol e inserisce riflessioni e intuizioni della letteratura di genere. Umorismo e pietas, grottesco e dramma si alternano nella rappresentazione del piccolo impiegato e dei suoi impossibili sogni, alternati a quelli di Gogol, uomo e scrittore.
-Sala Scuola Ciccaglione RICCIA
Ore 10,00 I PROMESSI SPOSI con Paola Cerimele, Raffaello Lombardi e Giorgio Careccia
-Teatro Comunale BOJANO
Ore 10,00 PARLO ITALIANO con Girolamo Angione e Federico Sciuto
PARLO ITALIANO
1000 anni di storia letteraria raccontati in poco più di un’ora
Compagnia Torino Spettacoli
GIROLAMO ANGIONE – FEDERICO SCIUTO
di Germana Erba e Irene Mesturino regia Guido Ruffa
Il baby best seller di Torino Spettacoli PARLO ITALIANO festeggia quest’anno i 10 ANNI DI REPLICHE! Una “lezione di italiano” fuori dagli schemi! Ecco che cos’è “Parlo Italiano”. Se siete ancora studenti, magari scioccati da un recente “4” di interrogazione e avete sviluppato un odio profondo per Foscolo e Alfieri, che vi rimangono tuttora sconosciuti; oppure se i vostri ricordi scolastici sono ormai lontani, ma di tanto in tanto vi torna in mente qualche verso de “la cavallina storna…” o qualche passo della nostra storia letteraria; allora, qualunque sia la vostra età, la vostra professione e il vostro amore per lo studio, Parlo Italiano è lo spettacolo che fa per voi, perché d’un colpo solo vi riconcilierà coi 1000 anni della nostra storia letteraria. Scorre via sulla scena, come un treno in corsa, senza pretese d’essere esaustivo e neanche esauriente, ma con un approccio talvolta sorpreso e talvolta consapevole a pagine, pensieri, variazioni e peculiarità della nostra lingua, secondo un iter cronologico e geografico emozionale e curioso, che strizza l’occhio ai giorni nostri. A non farvi sentire in colpa per qualche carenza di preparazione ci pensa uno studente svogliato e un po’ ignorante; di italiano non sa niente, ma un po’ alla volta si fa coinvolgere nelle spiegazioni del suo insegnante –che, da parte sua, ce la mette tutta– e siccome sciocco non è, a modo suo fa progressi. Parlo Italiano è una sorta di bignamica teatralizzazione di un percorso linguistico-letterario libero dallo “sfoggio del sapere” ma denso di stimoli culturali e di agganci con la nostra realtà: e perci utilissimo agli studenti e potenzialmente proficuo per tutti gli spettatori, giovani o maturi. Si tratta solo d’accettare una sfida: non sarete mica più refrattari dello studente fannullone? E se anche lui ci piglia gusto, perché non dovreste passare un’oretta in compagnia di Dante, Petrarca, Foscolo, Manzoni, Verga, D’Annunzio, Pavese e su, su… fino ai nostri giorni?
Ingresso
€ 10,00 Biglietto Intero € 5,00 Biglietto Ridotto
Informazioni e ulteriori dettagli su: www.fondazionecultura.it