La 274esima edizione della Fiera di Ottobre di Larino si è chiusa ieri all’insegna della cultura. In mattinata la sala conferenze ha ospitato una iniziativa alla quale hanno partecipato i promotori del network Borghi della Lettura, Roberto Colella e Davide Vitiello, che hanno illustrato i risultati ottenuti a quasi due anni dall’avvio del progetto che in breve tempo è diventato un vero e proprio circuito culturale e turistico che abbraccia oltre venticinque borghi di sette regioni italiane.
L’evento, cui ha preso parte anche il Sindaco Vincenzo Notarangelo, è stato occasione per rafforzare il legame di collaborazione che il network ha avviato insieme alle associazioni culturali che animano la cittadina frentana: tra queste il Centro Culturale Afra guidato da Gianluca Venditti che è anche referente dei Borghi della Lettura a Larino, e la sezione di Larino dell’Associazione Combattenti e Reduci che insieme ai Borghi della Lettura ha dato vita ad un progetto teso alla valorizzazione della memoria storica legata alla Seconda Guerra Mondiale, in chiave didattica e turistica. In questo ambito si inserisce la mostra di cimeli e testimonianze storiche allestita all’interno della Fiera d’Ottobre dai referenti locali dell’associazione, Giuseppe Silvano e Gaetano Ricci.
La 274esima edizione della Fiera d’ottobre ha messo in luce anche un’altra importante realtà esistente a Larino: quella rappresentata dal Centro Sprar, una rete da che da oltre un anno e mezzo opera, grazie alla professionalità e all’impegno dei giovani operatori guidati da Massimiliano Patavino, nel delicato settore dell’accoglienza e dell’integrazione di famiglie immigrate nel centro frentano. Ieri alcuni ragazzi inseriti nel progetto Sprar hanno conosciuto da vicino la realtà dei Borghi della Lettura, un segnale importante nell’ottica della realizzazione di iniziative comuni finalizzate a rafforzare il processo di integrazione culturale di immigrati a Larino.
Borghi della Lettura si conferma dunque volano per un moto culturale permanente, che in proposta interassociativa con le realtà del luogo, valorizza il territorio creando un circolo virtuoso che alla valorizzazione della ricchezza culturale, unisce anche un risvolto di tipo economico, elementi centrali su cui puntare per un concreto rilancio dei borghi molisani.
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