In Italia circa 100mila bambini e adolescenti hanno ricevuto una diagnosi di autismo e negli Stati Uniti (dove la sindrome colpisce un bimbo su 88) il dato è cresciuto di 10 volte negli ultimi 40 anni. Nel nostro paese sono circa 500mila le famiglie interessate da questa patologia, per la quale ad oggi non esistono cure. Ecco perché spesso è la solitudine a caratterizzare non solo la persona affetta dalla sindrome, ma anche la sua famiglia, che si trova a dover fronteggiare una situazione complessa senza sapere bene come comportarsi.
In occasione della decima Giornata mondiale di sensibilizzazione all’autismo, che si è svolta lo scorso aprile, l’Associazione di volontariato “Il mondo e noi” e l’Unione Lettori Italiani, in collaborazione con la Cooperativa “Ricerca e progetto” e il Centro “Granello di senape”, con il patrocinio della Provincia di Campobasso, organizzano un incontro per confrontarsi su un tema a cui si dedica ancora poca attenzione.
Come spesso accade, la scrittura rappresenta il modo migliore per comunicare il valore autentico di un’esperienza. È quello che ha fatto Gabriella La Rovere, nel suo L’orologio di Benedetta. Medico e scrittrice, Gabriella ha in cura una paziente molto speciale: Benedetta, sua figlia, nata con una malattia rara, la sclerosi tuberosa, e affetta da autismo.
Da più di due decenni Gabriella vive in una terra di frontiera dove ogni giorno lotta per conquistare per sua figlia e per sé un’esistenza serena.
Guidata dall’amore e dall’istinto, questa madre ha costruito giorno per giorno una strategia di vita per affrontare i problemi fisici, psichici e comportamentali della figlia in un alternarsi di sconfitte e di piccole vittorie.
Ogni azione quotidiana, dormire, mangiare, stare in mezzo agli altri, camminare, è una battaglia campale dove a volte ci sono alleati inaspettati, altre nemici stupidi o indifferenti. Pagine che ci portano nell’intimità di un rapporto madre-figlia che, contro ogni logica e diagnosi, hanno costruito un ponte per comunicare.
Normalità e disabilità si mescolano in un racconto d’amore lucido e straziante, doloroso e divertente, disperato e luminoso: perché proprio quando la sfida sembra impossibile avviene il miracolo che a volte ha la forma di un piccolo orologio colorato, altre il volto di Harry Potter o lo sguardo intelligente di un cagnolino o il sorriso di un amico o la carezza improvvisa di una ragazza che sarà la tua bambina per sempre.
L’appuntamento è in programma sabato 6 maggio alle ore 18 nei locali del Circolo Sannitico di Campobasso.
“L’orologio di Benedetta” incontro con GABRIELLA LA ROVERE
Il libro
Gabriella è un medico che da ventidue anni ha in cura una paziente molto speciale: Benedetta, sua figlia, nata con una malattia rara, la sclerosi tuberosa, e affetta da autismo.
Da più di due decenni Gabriella vive in una terra di frontiera dove ogni giorno lotta per conquistare per sua figlia e per sé un’esistenza serena.
Guidata dall’amore e dall’istinto, questa madre ha costruito giorno per giorno una strategia di vita per affrontare i problemi fisici, psichici e comportamentali della figlia in un alternarsi di sconfitte e di piccole vittorie.
Ogni azione quotidiana, dormire, mangiare, stare in mezzo agli altri, camminare, è una battaglia campale dove a volte ci sono alleati inaspettati, altre nemici stupidi o indifferenti. Pagine che ci portano nell’intimità di un rapporto madre-figlia che, contro ogni logica e diagnosi, hanno costruito un ponte per comunicare.
Normalità e disabilità si mescolano in un racconto d’amore lucido e straziante, doloroso e divertente, disperato e luminoso: perché proprio quando la sfida sembra impossibile avviene il miracolo che a volte ha la forma di un piccolo orologio colorato, altre il volto di Harry Potter o lo sguardo intelligente di un cagnolino o il sorriso di un amico o la carezza improvvisa di una ragazza che sarà la tua bambina per sempre.
Dal libro “L’orologio di Benedetta” è tratto lo spettacolo “Storia di un’attinia e di un paguro bernardo” monologo tetrale di e con Gabriella La Rovere.
L’autrice
Gabriella La Rovere è nata nel 1959 a Roma e svolge la professione di medico. E’ scrittrice e attrice teatrale. Ha collaborato con il “Corriere dell’Umbria”, per Rai Educationale all’interno del programma Explora –La tv delle scienze. Autrice di teatro, è presente in rete con il blog Tuttaltrilibri.