A una settimana esatta dall’ultimo giorno di transumanza, arriva da parte degli organizzatori un’analisi lucida, con il supporto dei numeri. “Siamo in grado di fare un bilancio dell’esperienza di quest’anno e collocarla nel solco di quanto fatto nel corso del tempo” dicono insieme Carmelina Colantuono, simbolo della famiglia che da secoli porta avanti la tradizione, e Nicola Di Niro, responsabile di Asvir Moligal.
“E’ stata dura non sentire più i campanacci che ci hanno accompagnato per quattro lunghi giorni. Anche se il primo pensiero – proseguono – è stato un misto di soddisfazione e carica: “Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta – ci siamo detti – Abbiamo raggiunto Frosolone nel migliore dei modi”.
Poi, subito una prima riflessione sui numeri e sulle sensazioni: “Quella di quest’anno è stata una grande, vera transumanza. Acqua, vento, freddo e freddissimo non ci hanno impedito di raggiungere risultati eccellenti. È stata la transumanza di tutti e una vera e propria esplosione di consensi. Un messaggio mediatico che per alcuni giorni ha messo il Molise e i Colantuono al centro dei media e del web: oltre 200 mila contatti, 20/25 articoli e video sulla stampa di tutto il mondo. Pagina facebook inondata di like e visualizzazioni. In sintesi, la consapevolezza che la transumanza è davvero patrimonio dell’umanità a prescindere dal fascicolo di candidatura in viaggio verso Parigi.
“Vogliamo cogliere l’occasione – riprende l’esperto in promozione turistica, Nicola Di Niro – per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo bellissimo risultato. Prima di ogni cosa il merito è della famiglia Colantuono tutta, dal più giovane al più anziano – prosegue Di Niro – È solo grazie al loro coraggio e alla loro testardaggine che ancora oggi si può parlare dei tratturi e della transumanza.
“Ringraziamenti anche ai mandriani – interviene la cowgirl di casa Colantuono – una squadra molto giovane che, per entusiasmo e abnegazione, fa ben sperare per il futuro in un settore particolarmente complicato.
“Un ringraziamento speciale e di cuore – continuano i due – a tutto l’apparato di pubblica sicurezza: le Prefetture e le Questure di Foggia, Campobasso e Isernia e la Protezione Civile, Anas e Asl di Foggia, Campobasso e Isernia, le Province, Trenitalia e le Ferrovie del Gargano. E ancora la polizia stradale di Foggia e Campobasso, la Polfer di Campobasso, i carabinieri con il nuovo nucleo della guardia forestale, i vigili urbani e il personale di tutti i Comuni interessati dal passaggio sui diversi tratturi e bracci tratturali.
“Grazie anche ai sindaci dei Comuni di San Paolo di Civitate (Fg), Santa Croce di Magliano, San Giuliano di Puglia, Matrice, Campobasso, Ripalimosani, Castropignano, Torella del Sannio (tutti in provincia di Campobasso) per l’accoglienza e l’ospitalità ricevute durante le soste. Complessivamente centinaia di persone alla sera e migliaia, per strada, durante il giorno”.
E ancora i ringraziamenti più calorosi che “Sono per tutte le persone, davvero tantissime, che hanno seguito e accolto la carovana lungo i tratturi che da San Marco in Lamis fino alla Montagnola di Frosolone hanno accompagnato i circa 300 bovini in un viaggio fantastico e allo stesso tempo avventuroso” concludono Carmelina Colantuono e Nicola Di Niro che, in ordine di importanza, lasciano le ultime righe per loro, i sostenitori del crowdfunding: “Sono stati grandi, unici, speriamo siano sempre di più”. Per sostenere il progetto della transumanza molisana e pugliese ci sono altri due mesi.