Il 25 dicembre in Molise un dj-set noto conduttore radiofonico
Sarà una bel regalo di Natale per gli appassionati della musica da club. Dopo Bill Brewster, un altro grande nome della scena musicale nazionale sarà nel capoluogo con un suo dj-set. Si tratta del 51enne friulano Alessio Bertallot. Un nome, il suo, che da ormai venti anni è sinonimo di musica di qualità e di grande competenza dal punto di vista critico. Dopo una iniziale parentesi di vocalist, che lo ha visto cantante della formazione “Aeroplanitaliani”, con cui concorse al Festival di Sanremo 1992 nella sezione Giovani vincendo il premio della critica con il brano zitti, zitti, si apre la sua straordinaria parentesi di conduttore radiofonico e critico musicale.
La sua impostazione ed il suoi nuovo modo di concepire la radiofonia, hanno fatto si che il suo programma B-Side, andato in onda su Radio Deejay dal 1996 al 2010, divenisse un momento di ascolto attento e metodico di musica “meno comune”, nonostante si andasse in onda su delle frequenze riconoscibili per programmi ad elevato contenuto commerciale.
Oltre alla proposta di brani più di nicchia, poi, una serie di esperimenti live in cui Bertallot aveva in studio con sé musicisti e cantanti che spesso e volentieri eseguivano dei brani dal vivo. Un artista, lui, che non ha mai disdegnato le contaminazioni tra generi e la fusione, anche estrema, tra essi, mediante cui ha fatto incontrare varietà di musica agli antipodi ed estremamente differenti. Dell’evento di Natale ne abbiamo parlato con il vice presidente dell’Associazione Culturale Via Nova, organizzatrice della serata, Massimo Petrarca:
Massimo questo clubbing comincia a prender piede anche in una città non proprio “avanti”, come Campobasso.
“E finalmente, aggiungo. Per me che da anni seguo questo movimento e mi diverto ad organizzare eventi è un piacere osservare che anche la nostra piccola realtà comincia ad offrire serate di qualità nel corso dell’anno. Non più solo eventi di carattere commerciale, ma anche appuntamenti con nomi forse meno blasonati, ma qualitativamente elevatissimi.”
Cresce la qualità degli eventi e proporzionalmente anche la prospettiva degli ascoltatori.
“Credo che chi come me e altri amici, promuove iniziative di questo genere lo faccia sia per il gusto di ascoltare grandi selezionatori, ma anche con l’intento di mettere dinanzi ai più giovani personaggi che in qualche modo hanno lasciato il segno nel loro settore, grazie a delle intuizioni e dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti.”
Alessio Bertallot probabilmente è uno dei maggiori esperti italiani di musica da club.
“Questo è innegabile. Conosco Bertallot da tanti anni ed ho avuto modo di ospitare dei suoi set anche in altre occasioni negli anni ’90.
A prescindere dalla sua enorme competenza e professionalità, vi dico anche che si tratta di una persona estremamente gentile, amante del suo lavoro e sempre pronta a partecipare ad eventi come quello del prossimo 25 dicembre, senza neppure avanzare pretese economiche fuori luogo”.
Purtroppo però, apprendiamo che recentemente il suo programma in onda su Radio Due, Raitunes, è stato chiuso dalla Dirigenza Rai nell’ottica di una razionalizzazione piuttosto drastica.
“Sfortunatamente per noi appassionati è così. Il suo programma, impostato come sempre su qualità ed innovazione è stato chiuso. Un appuntamento quotidiano infrasettimanale che privilegiava jazz, elettronica ed ambiente e che di punto in bianco vedeva arrivare in studio artisti e musicisti, ma anche scrittori e designer, tutti intenti a ragionare di musica e di arte in genere. Un vero peccato.”
Un personaggio piuttosto unico, questo Bertallot…
“Più che personaggio unico, possiamo definirlo un simbolo musicale. Oppure un politico della musica”.
Questa non si capisce.
“Alessio Bertallot nel corso della sua importante carriera ha avuto sempre una condotta estremamente lineare e riconoscibile. Sia da compositore ed autore che da dj e conduttore radiofonico.
Un modus operandi che ha sempre cozzato con i grandi gruppi editoriali, con i portatori di interessi attenti solo agli introiti. Non vuole esser retorica, ma è pura realtà. Bertallot nella musica ed in tutto quello che c’è dietro vede di più, molto di più. Non a caso, come accennavamo prima, il suo contenitore è stato chiuso perché non rispettava precisi parametri economici.
Lui in tutta risposta si è inventato un programma, sostenuto da una grande attività di foundraising e con il sostegno di aziende che hanno sposato l’idea, che si chiama Casa Bertallot.
Al progetto possono partecipare tutti, con un contributo minimo, funzionale solo alla sopravvivenza del programma.
Trasmette da casa sua, solo sul web, oppure da luoghi specifici dove viene ospitato per promuovere determinati progetti.
Da un’iniziale azione di piccolo contributo da parte degli appassionati, grandi aziende di design italiane hanno scommesso su di lui accostandogli i loro brand e assicurando per adesso la sopravvivenza dell’attività.
Questa è una visione che chiamo politica, forse impropriamente, ma credo che di tale attività si tratti.”
Tornando alla serata del 25, cosa dobbiamo aspettarci?
“Semplicemente, per modo di dire, una tipica serata stile Bertallot.
Un mix raffinato di stili che vanno dall’Hip-Hop all’elettronica, dal jungle all’house.
Quella miscela di suoni ed atmosfere che soltanto i grandi esperti di musica e non mi riferisco solo a quella da club, sanno offrire al loro pubblico”.
Bertallot, ospite del Kamaloca, di Andrea Palazzo. Torna tutto.
“Andrea in Molise è una delle colonne portanti del clubbing e quando gli ho proposto una serata con Bertallot nel suo locale, non ho trovato una porta aperta, l’ho trovata smontata!
Scherzi a parte, credo che il Kamaloca, locale piccolo ma estremamente versatile, si presti bene a quel genere di serata, considerata anche l’elevata qualità dell’impianto audio di cui dispone.
E non si tratta di una riferimento secondario questo sull’acustica, perché per una serata musicale di livello, ci vuole una struttura con i requisiti tecnici all’altezza. Il Kamaloca li ha tutti.”
Che pubblico vorresti vedere nel locale la notte del 25?
“A prescindere dagli amanti del genere che credo verranno ad ascoltare qualche ora di buona musica, spero nella partecipazione dei più giovani che avranno l’occasione di vedere ed ascoltare un grande professionista e osservare come gestisce la sua scaletta, come seleziona i brani e come sceglie i suoi suoni.
Un bel dono di Natale a chi sarà dei nostri!”.