Parla Valter Dell’Omo in rappresentanzadel Comitato dei Lavoratori dello Zuccherificio.
La situazione dello Zuccherificio e di conseguenza di alcuni dipendenti, sembra essere passata in secondo piano rispetto alla vertenza Gam – Solagrital e Sanità molisana. Lunedì 16 settembre è scaduta la seconda manifestazione d’interesse allo Zuccherificio del Molise che è andata deserta. Dopo varie voci di corridoio nessun acquirente in vista, nonostante il concordato preventivo della Spa sia stato omologato da diversi mesi e i creditori attendono che si sblocchi la situazione.La base d’asta era di 25.168.500 euro. Ora toccherà attendere la scadenza del 15 ottobre prossimo con le eventuali offerte vincolanti. Ma intanto cosa sta succedendo all’interno dello Zuccherificio? Abbiamo cercato di fare il punto della situazione con Valter dell’Omo, operaio e uno dei rappresentanti del Comitato dei Lavoratori dello Zuccherificio.
Signor Dell’Omo l’attenzione sembra essere calata sullo Zuccherificio, quale è la situazione attuale?
“Ci troviamo ancora in una situazione di stallo, i nostri problemi sono nati nel 2006 quando c’è stata la riforma dello zucchero e ci siamo trovati a pagare sia per gli zuccherifici che avevano intenzione di dismettere sia per noi che abbiamo deciso di restare aperti. Nel luglio del 2012 per evitare il fallimento dello Zuccherificio del Molise s.p.a. è stata vviata la procedura di concordato preventivo con il sacrificio dei bieticoltori, creditori, ditte appaltatrici e dai lavoratori stabili, avventizi e stagionali, perché credevano nel rilancio dell’azienda. Il 22 ottobre 2012 presso la regione Molise viene sottoscritto un’accordo , reso esecutivo nel marzo 2013, tra gli assessori della giunta regionale, la Newco attraverso il suo amministratore e dallo Zuccherificio s.p.a. in concordato preventivo rappresentato dal commissario liquidatore nominato dal tribunale di Larino, che consente una soluzione occupazionale per tutti i lavoratori. Come sa non c’è nessun acquirente per lo Zuccherificio, si rischia che l’azienda alla fine prenda decisioni drastiche”.
Ma da parte del management non c’è nessuna rassicurazione?
“ Vede su questo fronte i problemi sembrano non esserci. L’attuale management ha speso per consulenze varie circa due milioni di euro, e la cosa più triste è che sono consulenze tutte sterne alla Regione Molise. Possibile che non c’è nessun consulente della Regione che può svolgere questo lavoro? Lo Zuccherificio è in vendita, gli operai hanno un futuro incerto, ma per le consulenze non si bada a spese?Senza contare che questo significa anche portare economia al di fuori dell’ambito regionale, oggi si aprla tano di dirigenti a capo di enti sub regionali, certo lo Zuccherificio è altra cosa ma rimedi si possono trovare, se si vuole. Rassicurazioni no non ne abbiamo, voci di corridoio vorrebbero che Alfieri stia per andare via, ma come sa gli operai sono sempre gli ultimi a sapere le cose”.
Quale è la situazione degli operai rientrati dalla Cassa integrazione?
” Bella domanda, in effetti non si sa se verranno assorbiti dalla New Co, per il momento il contratto ha validità fino al 30 settembre e tenga presente che due persone sono ancora fuori, non sono statie riprese. Quello che più ci sorprende, lo ribadisco, che da quando è entrato Alfieiri non è stato dato nessun incarico a persone molisane, ci chiediamo il perchè”.
Ma lei come si spiega il fatto che non ci siano offerte per lo Zuccherificio?
” Tenga presente che il costo si aggira sui 20milioni di euro circa, ma ne servono altri 10 per riammodernarlo, nel 2017 le quote zucchero diventeranno libere sul mercato, perchè ci si dovrebbe investire? Secondo l’accordo quadro del Comitato per l’Agricoltura del Parlamento europeo, firmato sotto la presidenza irlandese le quote zucchero in Europa resteranno bloccate soltanto fino all’autunno del 2017, il 30 settembre saranno liberalizzate. Questo vuol dire che gli zuccherifici, compreso quello di Termoli, perderanno il loro valore sul mercato, il prezzo lo deciderà la fabbrica più competitiva e che produce a costi più bassi. Quello che si doveva fare per rilanciare l’azienda era l’ammodernamento e negli anni 2005 -2006 anche con i fondi europei lo Zuccherificio del Molise poteva diventare competitivo sul mercato, a suo tempo non si è voluto fare oggi allo stato attuale si può fare ben poco”.
Lei fa parte del Comitato dei lavoratori dello Zuccherificio, ma i sindacati che ruolo hanno avuto e hanno nella vicenda?
” I sindacati sono letteralmente attaccati ad Alfieri, ci sono problemi a relazionarsi con noi, hanno sempre seguito il “padrone” di turno che in questi anni si sono avvicendati”.
Come vede quindi il futuro dei lavoratori?
” Molto molto incerto. Pultroppo il peso di questa incertezza fa leva anche sulla vivibilità quotidiana, compresa di sfiducia nelle istituzioni. Personalmente ho scritto una lettre al Governatore Frattura, agli assessori Scarabeo e Petraroia ma non ho mai ricevuto nessuna risposta”.
MDL