Montagano fa ricchezza del suo territorio

sindacogaluppoIntervista al sindaco, Enrico Galuppo.

I suoi concittadini sono abituati a trovarlo al suo posto di lavoro già alle 7.30 del mattino immerso nelle problematiche classiche che riguardano quasi tutti i comuni: organizzazione della raccolta differenziata, emergenze varie come rotture di condutture o situazioni di viabilità, sicurezza dei cittadini, autorizzazioni e provvedimenti. I sindaci, infatti, specie nei piccoli comuni, vengono coinvolti in ogni situazione che loro, secondo i dettami del buon padre di famiglia, cercano di risolvere.

Parliamo di Enrico Galuppo, sindaco di Montagano quasi al termine del suo secondo mandato, un sindaco che può ritenersi soddisfatto per quanto fatto in questi anni. Ma quali le peculiarità di questa amministrazione che ha fatto del territorio la sua prima attenzione?

L’ambiente è sempre stato una priorità per questa amministrazione, rafforzata dal fatto che in questo territorio in contrada Santoianni si trova la discarica controllata che serve 57 comuni della regione, un servizio utile ed essenziale per il Molise. Il comune  in questi anni ha saputo dotarsi di un ottimo servizio di raccolta differenziata porta a porta che ha dato risultati davvero ottimi. Si è ridotto al minimo il quantitativo di secco residuo e nell’ottica della differenziazione si è inculcato nella cittadinanza un senso civico che limita lo spreco. Poco fuori dal centro abitato esiste poi l’isola ecologica aperta tre giorni a settimana in orari specifici con la presenza di un operatore che gestisce e regolamenta il ricevimento del materiale. L’ambiente è una priorità che diventa un nostro punto di forza. Dal nostro bilancio siamo riusciti a trovare le risorse per attrezzare l’Oasi di Bosco Difesa che è diventato un luogo molto frequentato da concittadini specie nelle gite fuori porta, nel frattempo, stiamo per predisporre una seconda area presso il Bosco del Barone.”

Nel territorio di Montagano esiste un’altra area di notevole valore ed interesse storico archeologico: Faifoli, anche su questo spazio il comune intende puntare.

” Santa Maria di Faifoli, un’area importante perché ha visto la presenza di Papa Celestino V ed anche perché in questo sito sorgeva un’importante città sannita e poi romana. Abbiamo allestito un museo – continua Galuppo – che intendiamo rendere sempre più ricco di reperti per incentivare la frequentazione e l’interesse per questa luogo. A tal riguardo mi auguro fermamente che possa migliorare il rapporto con la Sopraintendenza archeologica del Molise. Purtroppo al momento, salvo qualche positivo rapporto di ordine personale, non riscontriamo una grande collaborazione, nonostante ci siamo impegnati anche a richiedere reperti a chi detiene materiale proveniente dall’area. Cavilli burocratici e procedure ostacolano la possibilità di arricchire il museo e limitano anche la possibilità di avviare campagne di scavo che potrebbero riservare importanti sorprese dal punto di vista storico. Sempre sulla scia della presenza di Papa Celestino V forte è l’impegno del comune di Montagano, in collaborazione con altri paesi vicini, ad attuare progetti per i percorsi celestiniani che si collegano ai percorsi storici per Monte Sant’Angelo e Padre Pio.”

La tipicità del territorio si coniuga con le peculiarità di prodotti unici, e qui la parte del leone la fa il pomodoro ed il moscato.

Il nostro pomodoro è De.Co., cioè a denominazione comunale. Per ottimizzare questa produzione l’Arsiam ha attivato una sperimentazione su 8 campi, 4 direttamente in territorio comunale, altri 3 in provincia di Campobasso ed uno in provincia di Isernia. Contiamo di poter affermare questa cultivar particolarmente indicata per le conserve e per pelati nota per il suo sapore e qualità. Puntiamo poi a riaffermare la produzione del Moscato di Montagano, un vitigno che già nei secoli passati caratterizzava il nostro territorio e che ha tutte le carte per diventare un Moscato doc”.

Un piccolo centro a pochi chilometri dal capoluogo regionale che ha saputo far tesoro delle opportunità del territorio ed in questa prospettiva vuol dettare le sue linee di sviluppo.

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