Tutte le volte che ci si trovaa dover valutare un rischio derivante dall’esposizione a qualunque tipo di agente fisico, il documento di valutazione tiene conto del tempo di esposizione a cui è sottoposto il lavoratore. Nel caso specifico delle vibrazioni meccaniche, il datore di lavoro ha l’obbligo di misurare i livelli di vibrazioni a cui si trova costretto, per il tipo di lavorazione che è chiamato a svolgere, a sottoporre i lavoratori.
L’estensore del documento di valutazione dei rischi tiene conto, in particolar modo, dei seguenti elementi: il livello e la durata del tipo di vibrazione, se per esempio continua o intermittente o sotto forma di urto ripetuto, considera la possibilità di raggiungere o addirittura superare il valore limite e il valore di azione tenendo conto di tutte le informazioni fornite dai costruttori delle attrezzature impiegate nelle lavorazioni valutando anche la possibilità di impiego di altri macchinari alternativi allo scopo di ridurre l’esposizione dei lavoratori al rischio.
Il datore di lavoro al momento della scelta delle attrezzature o macchinari deve assolutamente ponderare il periodo di esposizione al rischio a cui sottopone i lavoratori nel normale svolgimento delle loro mansioni e decidere sull’adozione di un macchinario o attrezzatura o meno. Maggiori attenzioni vanno poste alle condizioni in cui ci si trova a dover lavorare: se al chiuso o all’aperto, se a basse temperature o alte, se in un ambiente ad alto asso di umidità o addirittura in presenza di superfici bagnate o in un ambiente asciutto o secco, alle interazioni tra agenti fisici come le interazioni tra vibrazioni e rumore. Lo scopo di tutto lo studio da farsi preventivamente per una corretta valutazione dei rischi è quello di stimare e determinare l’impatto e l’effetto dell’esposizione al rischio sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, proprio per questo devono essere considerate anche le caratteristiche della popolazione aziendale, se composta da persone particolarmente sensibili come minori o donne in gravidanza o no. In questo le informazioni raccolte dal medico competente, nell’ambito delle attività di sorveglianza sanitaria, sono essenziali. Nella sua attività, il medico competente può tener conto, in caso di mancanza di particolari informazioni dirette, dei risultati e delle informazioni facenti parte della letteratura scientifica sui punti di interesse.
Cristiana Scappaticci