Continuiamo a parlare di “invalidità” e “assegno sociale “, con Pasqualino Colarusso, responsabile della sede di Campobasso del Patronato ACAI, dopo il successo che abbiamo riscontrato con la prima uscita di questa nuova rubrica e le richieste fatte alla redazione dai nostri lettori ad approfondire l’argomento.
Signor Colarusso ribadiamo cos’è l’invalidità civile e a chi viene erogata.
” Chiariamo innanzitutto che l’assegno sociale e l’invalidità civile non sono collegate al pagamento dei contributi. Per il calcolo ci si riferisce al reddito personale e non anche a quello coniugale o familiare, una caratteristica che era stata messa in dubbio e che aveva destato preoccupazione in molte persona, ma che è stata regolata con il Testo aggiornato del Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76 , Pensione di invalidità civile rapportata al reddito personale del soggetto invalido secondo le novità del decreto lavoro, convertito in legge n. 99 del 2013. Dal 23 agosto 2013, per poter erogare la pensione di invalidità civile si deve guardare al reddito del soggetto invalido e non a quello dell’interno nucleo familiare”.
Il requisito reddituale per l’invalidità civile?
“Il decreto legge n. 76 del 2013, il decreto lavoro del Governo Monti, come dicevo, ha previsto che il requisito reddituale da considerare per poter erogare la pensione di inabilità civile è solo quello del soggetto affetto da invalidità civile e non quello della sua famiglia. In particolare il soggetto in questione per poter ricevere l’assegno di invalidità civile mensile deve dichiarare redditi per un importo pari e non superiore, per il 2013, a 16.127 euro”.
Rispondiamo allora alle richieste dei nostri lettori dando, come si suol dire, i numeri delle erogazioni mensili, entrando nei dettagli.
“ Certamente per cui è bene iniziare a fare delle distinzioni: – Con un’invalidità totale (al 100% ) dai 18 ai 65 anni di età il limite di reddito annuo da non superare è pari a 16.127,30 euro, il mensile è di 275,87 euro, annuale quindi 3. 586,00 euro. – Invalidi civili parziali ( dal 74% al 99%), dai 18 ai 65 anni, Importo annuo di euro 275,87 per 13 mensilità, il limite di reddito da non superare è di euro 4.738,63; – assegno di assistenza sordomuti, sempre dai 18 ai 65 anni, il limite di reddito da non superare è di euro 16.127,30, e l’assegno mensile è pari a 275,87 euro; Quindi passiamo ad un’altra categoria quella dell’indennità di accompagnamento : la fascia di età si eleva, questa indennità viene concessa a chi ha oltre 65 anni di età e il reddito da non superare è di 5.979, 00 euro”; Continuiamo e passiamo alla categoria dei ciechi. Pensione ciechi civili assoluti ( non ricoverati) sempre dai 18 ai 65 anni, assegno mensile di 298,33 euro e limite di reddito da non superare è 16.127,30 euro; Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati) e parziali ventesimisti , assegno mensile di 275,87 euro e limite di reddito massimo da non superare 16.127,30 euro; Pensione ciechi civili parziali decimisti , assegno mensile di 204,73euro e limite di reddito annuo da non superare 6.753,56 “.
Dopo il compimento di 65 anni l’assegno mensile diventa pensione sociale, giusto?
“Esattamente. Al compimento del 65°anno di età cessa la corresponsione dell’assegno mensile o della pensione di invalidità civile o della pensione per i sordomuti, per coloro che ne erano già titolari , e in sostituzione è concessa la pensione sociale.Se il riconoscimento dell’invalidità è avvenuto dopo il compimento dei 65 anni si applica la stessa normativa riguardante la generalità dei cittadini ultra 65 enni, con gli stessi limiti di reddito previsti per l’assegno sociale o la pensione sociale e verranno calcolati i redditi personali e quelli del coniuge. Nella trasformazione delle provvidenze economiche spettanti gli invalidi civili in pensione e assegno sociale non si applicano le maggiorazioni di cui l’art. 67 della Legge 23 dicembre 1998, n. 448 e l’art. 52 della Legge 23 Dicembre 1999, n. 488″.
Possiamo parlare anche di invalidità, handicap e benefici?
” Si, in effetti la legge prevede alcune agevolazioni in questi casi. Le agevolazioni fiscali sui veicoli destinati alle persone con disabilità consistono nell’applicazione dell’IVA agevolata al momento dell’acquisto, nella detraibilità, in sede di denuncia annuale dei redditi del 19% della spesa sostenuta, nell’esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione (IPT, APIET), tanto per dirne qualcuna”.
Continueremo anche il prossimo mese con questa rubrica per dare altre informazioni utili agli utenti.
MDL