Presso l’Hotel “La Pineta” di Ferrazzano , si è tenuto l’incontro annuale della F.I.M. (Federazione Italiana Macellai) aderente alla Confimpresa Molise. A partire dalle ore 16,30 le aziende espositrici con i loro prodotti hanno fatto prove dimostrative agli addetti. A seguire, si è entrati nel vivo del convegno che verteva sul tema sul “Processo dello sviluppo tecnologico per i macellai a supporto della ripresa dei consumi”. Grande la soddisfazione espressa sia dal Presidente della FIM Pasquale Tucci che dal Presidente di Confimpresa Luigi Zappone ” una grande partecipazione – dichiarano – che sinceramente viste le pessime condizioni meteo non ci aspettavamo.
Un incontro annuale che si caratterizza occasione di crescita, di discussione, di programmazione futura. L’esposizione delle varie aziende, Industrial Frigo, Tred Tecnology, F.lli Fraraccio, Alimenta, Tronca, Romanella hanno permesso agli addetti ai lavori di avere una visione complessiva su tutto ciò che ruota intorno all’attività, anche in fatto di novità “.
La “legge di stabilità” , approvata dal Senato con un maxi emendamento, è stato uno dei temi trattati durante l’incontro ” riteniamo di dover esprimere, dichiarano i Presidenti – in via prioritaria, il nostro il giudizio negativo sull’emendamento, in quanto non è chiaro”.
Durante la riunione è stata fatta una disamina sul periodo di crisi attuale e sull’andamento della spesa: ” quello che appare evidente è che gli italiani non hanno i soldi nemmeno per il pane: c’è quasi un ritorno alla crisi degli anni ’60. In effetti, quando parliamo di spesa alimentare dobbiamo prendere atto che la crisi ci ha portato indietro di 50 anni. Sta di fatto che nei supermercati vengono evitati sempre più i “cibi superflui”. I dati statistici parlano di una riduzione di spesa di circa due miliardi di euro l’anno. La crisi , non è solo la chiusura delle fabbriche, la cancellazione di posti di lavoro,il finire in cassa integrazione, la crisi è anche “tagliare su un alimenti essenziali come pane, carne e pesce”, preferendo cibi che in realtà danneggiano la salute, e non bisogna sottovalutare il fatto che il consumo di cibi , genuini, cala mentre quello degli antidepressivi aumenta. E ancora l’accento è stato posto sui Fondi del Ministero dello sviluppo economico – ISMEA: Subentro in agricoltura e – ISA – spa: fondi per l’’agricoltura. Un dibattito acceso poi si è avuto in merito alle proposte. Oltre all’abbassamento di consumo di carne vi è anche un lato negativo per quanto riguarda il lavoro, non ci sono giovani che hanno intenzione di intraprendere questo tipo di attività. Cosa si può fare? Un’idea scaturita dal dialogo è quella della formazione, e non solo perchè non pensare ad una distribuzione capillare e itinerante nei paesi? Proposte di cui si discuterà attentamente nei prossimi mesi. Dopo il successo delle manifestazioni tenute a Campobasso come l’Abatina e quella di San Giuseppe la FIM sta già progettando altre iniziative per la valorizzazione di prodotti locali e genuini. In occasione dell’incontro annuale della Fim è stato dato un riconoscimento alla famiglia de Rensis per aver trasmesso la cultura del macellaio dalla metà dell’ottocento ai giorni nostri. La pergamena è stata consegnata a unl nipote diretto dei de Rensis, in particolar modo di Felice de Rensis (nato il 19 gennaio 1936 erede di Francesco Paolo figlio di Felice de Rensis), da tutti conosciuto con il soprannome di “Feliciell”, all’epoca 23 erano le macellerie di Campobasso e dieci erano della famiglia de Rensis.