La crisi economica che ha investito anche la nostra Regione, ci impone, come Organizzazione di Categoria, di effettuare una riflessione e ci spinge a formulare proposte, insieme alle altre Organizzazioni, concrete per il rilancio delle attività produttive nel nostro territorio. La situazione non è confortante, anzi è molto critica. Lo stato di crisi delle grandi aziende: ITTIERRE, SOLAGRITAL, ZUCCHERIFICIO e persino la FIAT la desertificazione totale dei Nuclei Industriali, ha ripercussioni negative anche sulle piccole e medie Imprese di qualsiasi comparto produttivo, quest’ultime già al collasso per il forte calo dei consumi e per la crisi occupazionale che le grandi industrie hanno generato.
Pertanto, oggi più che mai, si rende necessario costituire nelle sedi istituzionali della Regione, un tavolo permanente che abbia le funzioni di un vero laboratorio delle attività produttive, composto da rappresentanti di tutte le organizzazioni del mondo autonomo, dalle organizzazioni sindacali, dai rappresentanti della Regione e delle Camere di Commercio. L’emergenza crisi, di non facile risoluzione, va combattuta con strumenti operativi, proposte e progetti operativi di rilancio e di sviluppo, gli interventi a sostegno dei vari comparti non devono creare a loro volta una crisi economica che mette a rischio persino la stabilità dell’Ente Regione, che sino ad oggi ha svolto, sbagliando metodi ed indirizzi, un ruolo imprenditoriale nelle varie società, sperperando risorse senza successo. Non è l’impresa il ruolo che deve assumere la Regione, ma è un ruolo di controllo, di monitoraggio e di orientamento di quelle risorse che vengono messe a disposizione con un unico scopo: rilancio della produttività e quindi della redditività delle aziende, rilancio dell’occupazione. Ogni investimento deve portare risultati concreti e controllati. I fondi europei di investimento, messi a disposizione dalla Comunità Europea, non devono essere solo appannaggio di altre Regioni, ma devono essere utilizzati soprattutto dalle Regioni svantaggiate come il Molise. Non deve più accadere che fondi inutilizzati in passato dalla Regione, per mancanza di progetti nei termini, vengano utilizzati da altre Regioni più scaltre e più rappresentative nelle varie sedi. Un ruolo importate, in questo contesto, sono le Associazioni di Categoria, che oggi più che mai devono essere unite e fare rete, le Camere di Commercio. Ovviamente, per fare tutto ciò è necessaria una sburocratizzazione e semplificazione soprattutto della Pubblica Amministrazione, partner fondamentale per la realizzazione dell’idea progettuale.
Graziano D’Agostino – Direttore della Confesercenti Molise