Nonostante si voti tra qualche mese, nulla si muove più di tanto sullo scenario delle elezioni comunali di Campobasso. O meglio, i giochi si stanno facendo nelle segrete stanze dei partiti, o sui tavoli dei bar del centro.
Tanti nomi, tante supposizioni, tante fughe in avanti, ma di concreto e strutturato poco. Anzi nulla. L’unico aspirante che continua quotidianamente a lavorare sul proprio progetto politico è il collega Pino Saluppo. Un’idea trasversale, la sua, che comincia a prendere corpo e forma, anche grazie alle adesioni che vanta in termini di candidati alla carica di Consigliere. Una candidatura, quella di Saluppo, che man mano che cresce rosicchia piccole sacche di voto al centro destra, infatti, qualche mal pensante vede anche una collaborazione a distanza con qualche esponente del centro sinistra, che ben vede la crescita del movimento del giornalista campobassano, con il pallino della politica.
Altro nome che sarà sicuramente sulla scheda, quello dell’uscente Gino Di Bartolomeo, il quale anche in una recente occasione pubblica, ha ufficializzato la sua ridiscesa in campo, in virtù della condizione di Sindaco uscente ed al primo mandato. Stavolta, probabilmente, non sarà il candidato della coalizione di centro destra come nel 2009, quindi avrà dalla sua soltanto un gruppo di fedelissimi e di attuali amministratori che non potranno saltare dalla barca troppo a ridosso delle votazioni, onde evitare figuracce, a cui la gente non vuole più assistere. Quindi, chi è con Big Gino oggi, con lui dovrà restare. Nonostante questo assioma, però, non ci stupiremo quando alcuni anziani Consiglieri, assetati di poltrona, guardandosi intorno molleranno l’attuale Sindaco alla ricerca di lidi più sicuri.
Bisogna capire, però, come l’elettorato in quell’occasione risponderà alle solite sceneggiate ed ai consueti cambi di casacca. Restando ancora in casa centro destra, non abbiamo informazioni certe su nomi ufficiali di coalizione. Circolano, quindi, sempre i soliti.
Michele Scasserra che, come ampiamente detto, viene “rincorso” anche da Roberto Ruta, Massimo Romano, che più che di centro destra rappresenterebbe un autonomo, ma ben visto da quella prospettiva e l’ipotesi Salvatore Colagiovanni che però, ad oggi, non ha trovato ancora riscontri ufficiali nel PdL e nei partiti di maggioranza.
Sul versante opposto, invece, già si parla di Primarie di coalizione e si fanno i primi nomi, sempre gli stessi. Antonio Battista, Augusto Massa, Carmela Lalli, Peppe Di Fabio. Per adesso questo l’elenco in voga. Tutto, però, si deciderà dopo le elezioni per il rinnovo della segreteria regionale del PD, dove si assisterà ad un velato scontro tra i rottamatori guidati da Frattura, Fanelli e Facciolla e i conservatori della coppia Ruta-Leva. L’esito di quella votazione interna potrebbe addirittura generare una scissione nel centro sinistra, che a quel punto vedrebbe uscire allo scoperto anche i leader di partiti come l’Udeur di Vincenzo Niro, particolarmente radicato in città e l’Idv dell’Assessore Pierpaolo Nagni, il quale più è in silenzio, più lavora. Una situazione alquanto fluida, dunque, aperta a continui cambiamenti di scenario ma che contemporaneamente conferma sempre la stessa cosa.
La partita per le prossime Comunali sarà cosa tutt’altro che lineare e cristallina.
L. T.