Grande partecipazione, passione e competenza a consuntivo del convegno sul settore vitivinicolo in Molise ospitato dalla Cantina sociale San Zenone in contrada Piana dei Pastini a Montenero di Bisaccia.
Nell’occasione è stato illustrato l’emendamento Agostini-Venittelli nell’ambito del testo unico della vite e del vino, primo di un ciclo di incontri che avrà luogo progressivamente in tutte le località più strategiche del comparto enologico. Il seminario di approfondimento è stato organizzato dal gruppo Pd alla Camera dei deputati e dall’onorevole dem Laura Venittelli.
Sono intervenuti per i saluti di rito il sindaco Nicola Travaglini e la presidente della Cantina sociale San Zenone Loredana Dragani. Particolarmente interessanti i contributi forniti dal relatore del testo unico della vite e del vino, l’onorevole Massimo Fiorio.
Il parlamentare ha spiegato quali sono gli obiettivi della legge: innanzitutto mettere ordine in un settore che ha visto una legislazione disparata e frastagliata, cercando di semplificare e rendere più snelli i dettati normativi, ma soprattutto andare incontro alle esigenze degli stessi produttori, spina dorsale del comparto vitivinicolo. Nelle parole dell’onorevole Fiorio si è rammentata la triste e tragica vicenda dell’etanolo, costata 30 vittime e la perdita di buona parte della credibilità del mondo vinicolo italiano trent’anni fa e che per fortuna negli ultimi due decenni è stata largamente recuperata, proiettando il Paese verso record di esportazioni. Ma non bisogna abbassare la guardia e una nuova codificazione servirà per evitare disastri del genere, per questo semplificare a volte fa paura.
Nel testo unico all’articolo 1 si prevede di classificare il vino come patrimonio culturale nazionale, un deciso passo politico a sostegno del settore. I produttori con meno di mille ettolitri l’anno vedranno snellite e non poco le comunicazioni obbligatorie e sarà introdotto un registro telematico che renderà più difficili le frodi. Previsto anche un ravvedimento oneroso come leva sanzionatoria, un debutto nel panorama agro-alimentare. L’onorevole Fiorio conclude il suo intervento definendo l’Italia del vino ‘La bella Italia’, quella che non si lamenta.
Laura Venittelli, che ha chiuso il dibattito, ha commentato l’emendamento a sua firma spiegando alla platea che il Ministero, dopo l’approvazione della legge, dovrà emanare un decreto che consentirà di scrivere i nomi dei vitigni sulle etichette, dando una grande opportunità ai viticoltori molisani, che potranno scrivere di quali uve sono composti i nostri vini.
Montenero: illustrato l’emendamento Agostini-Venittelli nell’ambito del testo unico della vite e del vino
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