di Pietro Colagiovanni
Conosco Vinicio da una vita. Conosco la sua costanza, la sua a volte maniacale precisione, la sua instancabile perseveranza. Con lui, oltre all’amicizia e alla stima, credo di condividere anche una similare esperienza di vita e di lavoro nel Molise. Entrambi per anni siamo stati inseriti, in modo anche significativo, nei centri decisionali di questa sfortunata Regione, con ruoli di un certo rilievo. Entrambi, ad un certo punto però, abbiamo deciso che questo sistema, nonostante ci garantisse agi e privilegi, non era quello che volevamo. Con una differenza, però, importante. Vinicio, con la sua meritoria opera di scrittore e ricercatore ( il primo libro “Il regno del Molise” è stato un vero caso letterario) ha deciso di combattere il sistema di potere del Molise, io mi sono arreso e mi sono allontanato da un mondo che non mi apparteneva. Lo ammiro e lo apprezzo per questo così come apprezzo la sua seconda opera, edita proprio in questi giorni “La giustizia in Italia- Il sistema Molise”. Un librone di oltre 700 pagine, frutto di anni di ricerche certosine, che va dritto al cuore del problema di questa regione: la giustizia che non c’è. La tesi, che io condivido in pieno e che Vinicio supporta con dati, documenti e fonti sempre verificate è semplice anche se sconfortante: il sistema corrotto e clientelare che gestisce il Molise è forte perchè nessuno, la magistratura in primis, lo controlla. Nel libro, infatti, sono analizzati tutti i processi di qualche rilievo che hanno interessato la politica e la pubblica amministrazione molisana negli ultimi dieci anni e sono analizzati i risultati di questa attività. E quali sono i risultati? Semplice: non ci sono risultati, non ci sono condanne (se non in rarissimi casi) c’è solo una montagna di archiviazioni, molte assoluzioni, qualche prescrizione. Il Molise che emerge dal libro è un Molise in cui la politica e la pubblica amministrazione sono perfette, non infrangono mai le leggi. Una lettura che fa a cazzotti con la realtà quotidiana, con un posto degradato da decenni di cattiva e predatoria pubblica amministrazione, con una regione in cui il merito e la capacità sono un ostacolo, in cui appropriarsi del danaro pubblico è il primo obiettivo di una elite rapace e ignorante. Ma come dice un vecchio adagio l’occasione fa l’uomo ladro e nel Molise l’occasione è continuae costante perchè l’impunità è quasi una certezza. Troppo ci sarebbe da dire sul perchè siamo arrivati a questo punto disastroso. Ci siamo arrivati certamente perchè il sistema Molise è uno specchio del sistema Italia. E la prefazione di Luca Palamara al libro non è casuale. Ma nel Molise, un posto piccolo e chiuso, il sistema diventa più puzzolente e stomachevole, come un piccolo stagno senza ricambio di acqua. Ringrazio Vinicio per avermi anche citato nel suo libro, riportando una delle mie tante inchieste (nel caso di specie quella sullo Zuccherificio) sulle colossali malversazioni vissute da questa regione. Ma quest inchieste non hanno portato mai all’apertura di un fascicolo di indagine, anche solo contro ignoti,e mi hanno solo fruttato atio, inimicizie e tentativi di rovinarmi la vita. Per questo mi sono arreso e prima o poi, sia pure con dolore, lascerò questa terra ingrata. Ma apprezzo quanto fa Vinicio e la sua decisione di continuare a combattere. Invito tutti coloro che hanno a cuore questo posto meraviglioso, governato però da persone orribili, a sostenere Vinicio D’Ambrosio magari comprando e leggendo il suo importante volume. Un segnale, importante, che la resistenza all’ingiustizia è possibile e necessaria.
Vinicio D’Ambrosio
La Giustizia in Italia Il Sistema Molise
Scripta Manent Edizioni