Riceviamo e pubblichiamo
I cittadini sono i veri custodi dell’acqua che la dichiarazione universale dei diritti umani sancisce quale diritto alla vita. La scelta dell’Amministrazione Comunale di Vinchiaturo (CB) di regolamentare la distribuzione dell’acqua potabile senza alcuna condivisione con i cittadini e quella del Sindaco di non volere rispondere durante il Consiglio del 13 maggio scorso ad alcune mie deduzioni , fanno intendere la poca chiarezza su questa delicata decisione; una questione peraltro dibattuta e sviscerata anche a livello Nazionale e Regionale . Le amministrazioni Comunali e i Sindaci in primis sono il braccio operativo del Governo e le scelte che questi ultimi fanno sono punti di riferimento delle politiche per l’intera Nazione. Se le scelte sono giuste ed equilibrate tutti possiamo averne dei vantaggi, al contrario tutti le subiamo.
Tutto normale se non se non si considera che la nostra è una democrazia parlamentare e informare i cittadini e riflettere circa la loro volontà è fondamentale specie se la decisione riguarda un bene primario. Si continua invece in pochi a fare scelte che riguardano la vita di tanti. Non si tiene conto che è proprio quest’atteggiamento che svuota di energie fondamentali il nostro Paese. Cosa può accadere all’interno di una famiglia se i genitori prendessero decisioni fondamentali senza tenere conto della volontà dei figli? Ci sono tre comportamenti: o te ne vai, o ti adatti perché costretto a farlo per mancanza di scelte oppure lotti per cambiare qualcosa.
Il regolamento approvato è una sorta di codice penale con 41 articoli che testualmente recitano: “ IL CITTADINO è obbligato ….., deve versare ….., deve pagare una cauzione ….., si impegna ….., se non osserva ……./ mentre “IL COMUNE ha facoltà ….., non assume ……, non risponderà …………” .
Inoltre l’art. 25 dice che “ il Comune ha facoltà di cedere il contratto ad altra impresa che possa eventualmente subentragli nel servizio di distribuzione dell’acqua”. Questo potrebbe aprire ad una eventuale privatizzazione del servizio, considerato anche la questione ancora aperta del ricorso al TAR contro la delibera della Giunta Regionale di 16 Sindaci.
Antonio BRACCIO
Consigliere di maggioranza al Comune di Vinchiaturo