Dal 2016 il Molise sarà più sicuro, cioè meno esposto al rischio di micro e macro criminalità. Mercoledì scorso la Giunta regionale ha approvato il progetto definitivo per la video sorveglianza dei Comuni con popolazione superiore ai cinquemila abitanti. Lo comunicano i consiglieri regionali Cristiano Di Pietro, portavoce dell’associazione politico-culturale ‘Il Molise di tutti’, e Vincenzo Cotugno di Rialzati Molise. Il progetto è quello legato al Patto per la sicurezza sottoscritto il 13 febbraio scorso dalla Regione con le Prefetture di Campobasso e Isernia e i rappresentanti legali dei Comuni aderenti, che sono Campobasso, Isernia, Bojano, Campomarino, Guglionesi, Larino, Montenero di Bisaccia, Riccia, Termoli, Agnone e Venafro. Il documento è stato sottoscritto anche dal vice Ministro dell’Interno, con delega alla Pubblica sicurezza, Filippo Bubbico.
L’approvazione del progetto definitivo, per il quale è previsto un finanziamento di due milioni di euro, imprime una forte accelerata all’iter verso la concreta attuazione del sistema di video sorveglianza. Prossimi step la pubblicazione del bando, l’aggiudicazione dello stesso entro fine anno, poi l’inizio del 2016 segnerà la partenza dei lavori con la predisposizione nei Comuni interessati di decine di telecamere da sistemare nei punti sensibili e più esposti e del sistema integrato di sorveglianza. Un deterrente di straordinaria efficacia per assestare un colpo secco alla micro e macro criminalità.
Del Patto per la sicurezza si sono occupati i summenzionati consiglieri regionali Cristiano Di Pietro e Vincenzo Cotugno. Il Vice Presidente del Consiglio regionale aveva partecipato, con il consigliere uscente Vincenzo Bizzarro, alla prima stesura del progetto nel corso della passata legislatura. Con l’ingegner Cotugno, negli ultimi due anni, ha poi ridato vigore all’idea, mantenendo intatti i presupposti per il finanziamento. “L’iniziativa è importante – afferma Cotugno – perché dota la regione di un sistema di tecnologie all’avanguardia che fornirà un adeguato supporto alle attività già volte alla tutela della sicurezza urbana dei nostri territori e che non rappresenta una forma d’ingerenza nella sfera privata dei cittadini dei Comuni interessati”.
“Sì – prosegue Di Pietro – Non ci sarà alcuna attività di controllo dei movimenti dei cittadini, la privacy dovrà essere rigorosamente preservata. I sistemi di videosorveglianza sono sempre più utilizzati dalle amministrazioni locali come strumento di rassicurazione, perché offrono il vantaggio di dare una risposta immediata al senso di insicurezza dei cittadini. Gli organi pubblici – ha concluso il portavoce del ‘Molise di tutti’ – devono essere consapevoli di perseguire esclusivamente fini istituzionali, rispettando anche i criteri di proporzionalità, di finalità e di necessità che vincolano giuridicamente gli strumenti della video sorveglianza».
Il Patto per la sicurezza non sarà l’unica iniziativa messa in campo per preservare la tranquillità dei cittadini molisani. A breve potrebbero essere promossi altri progetti che riguardano i Comuni al di sotto dei cinquemila abitanti.