Riportiamo il testo della lettera inoltrata al sindaco di Roma Ignazio Marino, in merito allavertenza 3g Active della ditta Acea spa, azienda municipalizzata del comune di Roma, firma delle sigle sindacali SLC Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni.
Egregio Sindaco Ignazio Marino,
se oggi le scriviamo è perché vogliamo segnalarle quanto sta succedendo nella nostra regione e nel nostro territorio a seguito delle decisioni commerciali dell’Acea spa, azienda municipalizzata del comune di Roma. Sappiamo che il suo tempo è prezioso e che è difficile, per lei, dedicarsi a problematiche di altri territori, ma sappiamo che, responsabilmente, da sindaco della città dalla quale l’azienda citata è dipendente, saprà e vorrà attivarsi, così come ha fatto con la società Atac nei giorni precedenti. Ma veniamo ai fatti. Nei mesi precedenti, la società riconducibile al comune di Roma ha sottoscritto un contratto di appalto con la società 3g Active srl di San Giuliano di Puglia, il comune della nostra regione colpito dall’evento sismico del 2002 e dal dramma del crollo della scuola Jovine, del quale tutti gli italiani serbano il triste ricordo.
Con tale contratto la società romana attribuiva alla società molisana le lavorazioni di overflow dei servizi di call center e back office, assicurando il prosieguo dell’attività anche successivamente alla data di cessazione dello stesso contrattualmente prevista. Tuttavia, inaspettatamente e contrariamente agli accordi presi con la società molisana, l’Acea è tornata sui suoi passi, rimangiando quanto detto e concesso, e spostando tutte le lavorazioni oggetto di appalto ad altra società (che ad oggi – nonostante ci sia la sentenza del Tar del Lazio numero 6027 del 24/04/2015 che annulla la concessione alla stessa della gara di appalto relativa ai servizi citati – risulta godere dell’attribuzione delle medesime lavorazioni).
Il comportamento di Acea, contrario alle norme del codice Etico della società romana, ha causato la messa in mobilità di 74 operatori (originari della zona del cratere sismico di San Giuliano). In questo periodo gli scriventi, in stretta collaborazione con le istituzioni civili e religiose della Regione – tra i quali si rammentano l’assessorato alle politiche del lavoro della Regione Molise, i sindaci dei Comuni di S. Giuliano di Puglia e di Campobasso, i senatori della Repubblica della regione, il prefetto ed il vescovo di Campobasso – si sono prodigati al fine di trovare possibili soluzioni alla querelle tra la società 3g Active e l’Acea, in modo da poter far rientrare la crisi economica e occupazionale che deriverebbe dal licenziamento di 74 persone in un territorio privo di risorse. Si sono altresì interessati i Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico al fine di creare un tavolo di confronto istituzionale e nazionale. Tuttavia i tentativi di ricomposizione sembrano essersi infranti contro la volontà di Acea di trarsi dalla questione, RIFIUTANDO OGNI INVITO A PARTECIPARE AI TAVOLI SINDACALI NEI QUALI SI CERCAVA DI TROVARE POSSIBILI SOLUZIONI CONDIVISE ALLA PROBLEMATICA MANIFESTATA.
L’assenza della società romana pesa ancor di più se si tiene conto della tipologia di azienda della quale si parla – il cui carattere pubblicistico dovrebbe essere chiara espressione delle finalità di pubblica utilità da cui deriverebbero i motivi della sua stessa esistenza – e del richiamo – la cui risposta è stata superficiale e generica – dei lavoratori formulato al comitato etico della società a difesa di quei valori (quali quelli di uguaglianza – sui differenti territori – dei singoli lavoratori e di rispetto degli accordi presi con i propri partner) elevati a principi di governance nel codice etico della società del Comune di Roma. La nostra è una piccola regione e 74 posti di lavoro persi equivalgono a perdere 3.000 posti di lavoro in una città grande come Roma. Una città come la vostra forse potrebbe trovare facilmente una soluzione a questa crisi occupazionale. La nostra regione no. Sappiamo che, come sindaco di Roma, lei ha e deve affrontare problematiche di ogni genere, derivanti anche dalla qualifica di Capitale d’Italia di tale città, che, dunque, appartiene a tutti gli italiani, e, quindi, anche a noi molisani. Abbiamo con la Città Eterna un rapporto anche più forte di quello di tanti altri italiani, perché tanti dei nostri conterranei sono vissuti e vivono tuttora a Roma. Un popolo di circa 50.000 persone, che vi soggiornano, respirano, mangiano, lavorano, costruiscono, spendono e risiedono stabilmente nella capitale. Sarebbe per loro e per la loro comunità oggetto di positive considerazioni sapere che il Primo Cittadino della loro città – onorando la propria figura, i propri impegni e gli stessi principi ai quali ha dichiarato ispirarsi, con l’intenzione di eseguire un’opera moralizzatrice proclamata agli albori della sua presentazione alla carica di sindaco di Roma – ha saputo prendere in mano la situazione, restituendo al territorio molisano il lavoro sudato e guadagnato dai suoi cittadini, ripristinando e restituendo giustizia a chi ha visto infrangersi i sogni di una vita normale per colpa di biechi interessi economici di pochi, ridando speranza e certezze a chi, ancora una volta si è visto incolpevolmente ed improvvisamente privato del proprio futuro.
La invitiamo dunque ad attivarsi tempestivamente presso la società Acea Spa al fine della riconsiderazione delle politiche commerciali messe in atto, ripristinando – come da intese precedenti – i rapporti commerciali con la 3g Active, ripristinando e onorando integralmente gli accordi che la società romana ha successivamente disconosciuto. Ciò permetterà a noi cittadini tutti di riconoscere nel suo operato i principi di giustizia e di coerenza ai quali ha dichiarato di volersi ispirare e, soprattutto, consentirà di salvare 74 posti di lavoro, evitando che il tessuto sociale di un territorio muoia in conseguenza della crisi economica che dalla perdita di tali posti deriverebbe. Siamo certi – e vogliamo esserlo – che vorrà dare la giusta attenzione e il suo tempo alla ricerca di una soluzione equa alla questione che le abbiamo rappresentato. Pertanto, nel salutarla cordialmente, la ringraziamo anticipatamente dell’impegno con il quale vorrà affrontare le presenti istanze, e che permetterà di salvaguardare i diritti dei lavoratori interessati dalla vertenza in oggetto.
SLC CGIL Antonella Tosto
FISTEL CISL Salvatore Pizzuto
UILCOM UIL Lorenzo Pinto
UGL Telecomunicazioni Stefano Sardella