Prosegue la battaglia politica e parlamentale dell’onorevole Pd Laura Venittelli, responsabile nazionale del settore pesca e acquacoltura del Partito democratico, per modificare e rendere più vicino alle esigenze di tutte le componenti interessate il fermo biologico.
Nella seduta della XIII commissione della Camera dei Deputati è stata approvata la risoluzione presentata dalla parlamentare dem, che mira a configurare un nuovo regime per il fermo pesca.
Un successo importante, che porrà ora il Governo e il Mipaaf dinanzi a un atto di indirizzo che promuova sperimentazioni e studi affinché si possa individuare la metodologia migliore per compenetrare gli interessi in gioco, sia quelli del ripopolamento e della tutela dell’eco-sistema marino e della fauna ittica, sia per andare incontro alle aspettative degli operatori lungo le coste del Paese.
“Siamo riusciti a far passare in Commissione il concetto di fermo di spazio al posto di quello di tempo: le marinerie quindi, invece di sospendere l’attività di pesca per almeno 30 giorni, per un periodo di tempo limitato dovrebbero evitare di pescare in alcune aree, ad esempio le aree di ripopolamento o all’interno delle 6 miglia dalla costa – afferma l’onorevole Laura Venittelli – e questo unito alla diversa scadenza ottenuta quest’anno per il distretto del Medio Adriatico sta a significare che il modello culturale e istituzionale sinora portato avanti a prescindere dalle segnalazioni delle categorie produttive e sindacali potrà essere revisionato, realizzando così una rivoluzione utile al recupero della redditività delle impresa di pesca senza nocumento per l’ambiente”.