Se c’è chi si ostina a perdere tempo nel disegnare un partito senza fondamenta è Micaela Fanelli. Considerare litanie burocratiche la richiesta del rispetto del dettato statutario è il chiaro esempio di chi, probabilmente, fatichi ancora a comprendere dove si trovi, visti i traslochi da una coalizione all’altra eseguiti negli ultimi anni”.L’onorevole del Pd Laura Venittelli intende così replicare all’inopportuno comunicato stampa con cui l’antagonista alle Primarie del 16 febbraio ha voluto pubblicizzare l’esito del ricorso per le candidature di Massimo Caravatta e Cosmo Tedeschi. “Il ricorso da noi promosso è stato un atto interno, invece si cerca ora di vendere fumo attraverso accuse gratuite di chi ora si ricorda di voler colmare il dibattito di contenuti come ambiente, turismo, sviluppo e fondi europei, ma sostiene la linea di un governo regionale che vuole annettere l’Arpa Molise al potere politico e ha dispensato pillole di saggezza rivelatesi indigeste nella programmazione dell’ultimo decennio del centrodestra alla guida della Regione. Il rispetto delle regole non significa ingessare un partito ma renderlo più credibile agli occhi dell’opinione pubblica”. Per il deputato molisano l’unica strada imboccata male è quella della Fanelli, che bene avrebbe fatto a rimanere dall’altra parte della barricata, piuttosto che seminare uno scompiglio sterile in casa Democratica.“Ci vuole una dose di sfrontatezza particolare per dipingersi come la fautrice del cambiamento, visti i lidi dai quali proviene e l’incessante scalata a cui si è data dal 2011 ad oggi, davvero candidata per tutte le stagioni. Le uniche liturgie che si stanno rinnovando solo il rimescolamento delle carte in tavola col supporto di chi sta allestendo una patetica armata Brancaleone, con dentro tutto e il contrario di tutto. Ci piacerebbe sapere quali fossero le considerazioni nell’ambito del Nucleo di valutazione regionale in cui ella ha operato a suo tempo, assistendo e compartecipando a uno sfascio che ha relegato il Molise nel baratro della recessione”.L’onorevole Venittelli, inoltre, sottolinea come il vero rinnovamento si conquista osservando le norme statutarie e su questo nessuno può disconoscere come nel 2013 il signor Cosmo Tedeschi si sia candidato sotto le insegne di due diversi simboli di partito, come l’Italia dei Valori e il Pd. In conclusione, la parlamentare e candidata alla segreteria regionale del Pd, dichiarandosi concorde con la necessità di una verifica politica, come richiesta dal collega deputato e segretario regionale uscente del Partito democratico Danilo Leva, invita il governatore Frattura a non agire sulla scorta di un mero impulso elettorale quando paventa un rimpasto di giunta a spese di assessori come Petraroia e Scarabeo, eletti nel Partito democratico ed esponenti di riferimento territoriale importanti nelle province di Campobasso e Isernia.
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