Riportiamo di seguito la nota inviata dall’On. Venittelli in occasione dell’assemblea pubblica tenutasi a Larino questo pomeriggio in tema di geografia giudiziaria.
Mi scuso per l’assenza inderogabile a cui sono costretta oggi, salutando i colleghi del mondo forense, a cominciare dal presidente e dal consiglio direttivo frentano, estendendolo a tutti i rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali. Avrei voluto partecipare come avvocato e come parlamentare del nostro comprensorio territoriale e del Molise, ma l’impegno concomitante in direzionale nazionale del Pd, dove ho da trattare l’argomento delicato alla riforma della legislazione giuslavorista mi ha sottratta a voi.Il mio pensiero sulla vicenda della revisione della geografia giudiziaria non muta col passare delle settimane e resto ancorata a quando detto a cavallo di Ferragosto.
L’ammodernamento dell’apparato statale, visto nell’ottica dell’efficienza e dell’efficacia è ineluttabile, ma non a carrello di una spending review miope, che punta solo ad alienare spese e costi di bilancio per adeguarci ai parametri di Maastricht.Torniamo all’Europa dei popoli e al concetto di servizio pubblico per i cittadini, che non possono vedere inficiate prerogative costituzionali dall’applicazione di rigidi modelli matematici che impongono scelte e soppressioni senza tenere in alcun conto la storia di una comunità e la conformazione di una regione che non può essere trattata alla stregua di un moltiplicatore.Ogni cittadino ha la sua dignità, che non dovrà essere affievolita sulla base della densità abitativa.L’identità è anche la ricchezza del nostro territorio, somma di specificità capaci di apportare valore aggiunto. Oggi non può essere considerata il vulnus del sistema. Cambiamo rotta, insieme e difendiamo l’autonomia, giudiziaria, politica e amministrativa del nostro Molise.Con essi anche la garanzia di accesso e di accoglimento della domanda di giustizia, perno di legalità di una società votata alla sua evoluzione positiva.
Laura Venittelli