“La notte in bianco probabilmente trascorsa più per assistere alle stelle cadenti di San Lorenzo che per sincerarsi dell’effettivo ormeggio dei pescherecci al porto di Termoli deve aver guastato l’umore del consigliere regionale Filippo Monaco, che risvegliatosi lui da un letargo che ormai durava dal 2011 è tornato a proporsi alla ribalta pubblica”. Con queste parole l’onorevole molisana del Partito democratico ha inteso rispondere con celerità all’attacco sterile e strumentale portato da Monaco contro la componente parlamentare renziana del Molise.
“Terminologie come Lìder Maximo denotano più la sua conformazione e la sua ideologia di approdo (non di partenza) e spostano il tiro su una polemica politicamente vacua piuttosto che concreta attorno ai problemi del settore ittico, che come è noto, forse anche allo stesso Monaco, risulta essere il comparto più in crisi del Paese”.
L’onorevole Venittelli, componente della Commissione agricoltura alla Camera dei deputati, ricorda puntualmente all’esponente di ‘semi-opposizione’ alla Regione Molise tutta l’opera svolta per tutelare la marineria molisana.
“Innanzitutto occorre rinfrescare la memoria al distratto Monaco, simile allo smemorato di Collegno in questa circostanza, i numerosi interventi effettuati a Montecitorio a supporto di interrogazioni e interpellanze, persino lodate dalle associazioni di categoria, che sono riuscite a dilatare di undici giorni, dal primo agosto a oggi – giorno del suo risveglio del letargo triennale – la partenza del fermo biologico nel tratto di competenza dell’Adriatico, nonostante la ferma contrarietà delle marinerie che vanno da Trieste a Pesaro (esclusa).
Ma non solo, vogliamo anche sottolineare quanto sia stato realizzato in termini di concertazione settoriale sul piano d’azione per la pesca, che l’Unione europea ha imposto all’Italia con ulteriori sacrifica, ma su cui solo la sottoscritta si è spesa, sollevando la problematica, così come per il pagamento degli indennizzi agli armatori”.
Per quanto riguarda la cassa integrazione Monaco dimostra di non conoscere quelle che sono le prerogative, poiché sono di competenza del Ministero del Lavoro, così come ignora anche le competenze e le funzioni della Regione Molise in materia ittica.
“Al consigliere Monaco, evidentemente folgorato sulla via del porto, consigliamo di non perdere di vista l’attualità politico-parlamentare, così da non rimediare repliche circostanziate che ne annientino la dialettica a stretto giro, e di impegnarsi seriamente più a sostegno del settore che ad alimentare critiche o appelli pubblici inutili, quasi come volesse svuotare l’oceano con un secchio. La marineria è davvero in ginocchio e occorre lo sforzo di tutti per salvare una filiera importante del nostro tessuto produttivo. Di più, lo si invita anche a farsi portavoce di tutte le problematiche su cui mai è intervenuto, perché o la sottoscritta è divenuta all’improvviso sorda, o chi ora predica dal pulpito è stato sin qui muto e privo di voce”.
In conclusione, l’onorevole Venittelli vuole sapere da Monaco a che gioco stia giocando politicamente.
“Caro Filippo, abbiamo assistito ultimamente a un po’ di trasmigrazioni, così non riusciamo ad essere aggiornati, ma tu con chi stai, con la componente che vuole le riforme e l’ammodernamento dello stato o con chi le frena; stai dalla parte del Presidente del Consiglio Renzi oppure sei contro di lui? Vuoi salvare il Paese o i privilegi di chi ha contribuito a portarlo sull’orlo del baratro? Vuoi dare insieme a noi un futuro alle giovani generazioni, oppure preferisci schierarti dalla parte dei disfattisti? Ecco, dacci queste risposte e sapremo meglio come inquadrarti, per tornare all’oggetto, sapremo che pesce sei; altrimenti della rete che hai lanciato oggi non sapremmo che farcene.”
Venittelli a Monaco: è il Consigliere che si è svegliato da un lungo letargo
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