Venezia 81 apre con ‘Beetlejuice Beetlejuice’, Tim Burton: “Un sequel fatto per amore, non per soldi”

(Adnkronos) – (Adnkronos/cinematografo.com) – Trentasei anni dopo aver affascinato, divertito e spaventato gli spettatori, lo 'spiritello porcello' di Tim Burton torna al cinema in pompa magna: con un sequel, 'Beetlejuice Beetlejuice', che apre la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera. "Sono entusiasta – ha dichiarato il regista – Significa molto per me avere la prima mondiale di questo film alla Mostra di Venezia". Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora ossessionata da Beetlejuice (Michael Keaton), la vita di Lydia (Winona Ryder) viene sconvolta quando la sua ribelle figlia adolescente, Astrid (Jenna Ortega), scopre in soffitta il misterioso modello della città e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con problemi in agguato in entrambi i mondi, è solo questione di tempo prima che qualcuno dica il nome di Beetlejuice tre volte e il dispettoso demone torni a scatenare la sua personalissima versione del caos. Uscito nel 1988, 'Beetlejuice – Spiritello porcello' divenne immediatamente un film di culto ed è tuttora uno dei lavori più noti di Tim Burton. Commedia dai toni cupi e grotteschi, il film incassò oltre 74 milioni di dollari a fronte di un budget di 15 milioni di dollari, si aggiudicò l'Oscar per il miglior trucco nel 1989 e ha dato vita a una serie televisiva animata intitolata 'In che mondo stai Beetlejuice?' e a un musical teatrale.
 
"Amo 'Beetlejuice' ma non ho mai capito perché abbia avuto così successo. Non ho girato il sequel per soldi", ha detto Tim Burton alla conferenza stampa di presentazione del film a Venezia. Secondo Tim Burton "l'idea di un sequel è venuta fuori molte volte: giravano anche varie sceneggiature. Ma ho sempre pensato che se dovevamo farlo dovevamo farlo bene e con l’approvazione di Michael, Catherine e Winona. Se non fossero stati tutti d’accordo non l’avrei fatto". Il regista considera il film molto speciale e lo ha sempre guardato dal punto di vista di Lydia. "Ho iniziato a pensare a come si sarebbe svolta la sua vita: – ha dichiarato alla Mostra del cinema – passare dall’essere una tosta ragazzina goth a un’adulta. Cosa le è successo in trentacinque anni? Cosa succede a tutti noi? A volte, invecchiando, perdiamo un po' parte di noi, prendiamo una certa strada, facciamo un certo viaggio, abbiamo varie relazioni, e tutto questo ci cambia. Mi identificavo con Lydia allora e mi identifico con lei adesso".  "Questo nuovo film – ha detto Burton – è anche molto personale per me, in parte perché ha lo stesso spirito del primo: molta improvvisazione, molti effetti speciali non digitali e semplicemente molta libertà di fare quello che volevo fare. Mi ha ricordato il vero motivo per cui mi piace fare film. E il cast, non solo Michael, Catherine e Winona, ma anche Jenna, Justin, Monica, Willem, lo ha reso un film per me molto speciale". D'altronde è proprio grazie al set di questo film se Tim Burton e Monica Bellucci si sono conosciuti e sono diventati una coppia, ormai amatissima dai fan.  "Negli ultimi anni – ha continuato Tim Burton in conferenza stampa – sono rimasto deluso dall’industria cinematografica, dovevo fare qualcosa che venisse dal cuore. Quando si invecchia la vita prende direzioni diverse da quelle preventivate e forse mi ero perso anche io: ora credo di essermi ritrovato con questo film. Volevo fare un film emotivo su una famiglia strana, l’esperienza di 'Mercoledì' e l’incontro con Jenna Ortega sono stati fondamentali".  Il cast di 'Beetlejuice' torna al completo in questo sequel e si arricchisce di nuovi volti, ognuno fondamentale e coinvolto anche nella realizzazione del film. "Molte volte il finale non era scritto, – ha raccontato Burton in conferenza stampa – ho giocato assai con gli attori: tutti hanno dato un contribuito, energia". . A partire da Michael Keaton che è ancora il volto dello spiritello che dà il titolo al film ma che, l'attore ci tiene a precisarlo, non è il vero protagonista. Nell'originale del 1988, il personaggio appariva sullo schermo solo per 17 minuti e Michael Keaton è sempre stato convinto che il sequel dovesse mantenere questo equilibrio. "Penso – ha dichiarato alla rivista GQ – che il personaggio di Beetlejuice non guidi la storia tanto quanto lo faceva nel primo. Fa più parte della trama in questo film rispetto al primo, che invece è un caso in cui questa cosa arriva e guida un po' il film". Insieme a lui tornano Winona Ryder e Catherine O'Hara, mentre tra i nuovi attori figurano Willem Dafoe, Justin Theroux, Monica Bellucci e Jenna Ortega, amatissima per il ruolo di Mercoledì nell'omonima serie Netflix creata da Tim Burton che qui ha cercato "di creare un personaggio unico, determinato, con una rabbia che viene da un posto diverso da quella di Lydia". "'Beetlejuice Beetlejuice' parla di donne, tre generazioni che si amano e si supportano, in ossequio al grande impatto che le donne oggi hanno sulla società", ha detto Monica Bellucci in conferenza stampa. Poi ha parlato del compagno come di "un artista in grado di creare situazioni spaventose e divertenti, e questo mi ha aiutato a creare la mia creatura, Dolores, al contempo cattiva e affascinante. Una metafora della vita, tutti noi abbiamo cicatrici emotive". L'attrice ha rivelato di aver "sempre adorato il mondo dei fumetti" e di aver "scoperto Mario Bava grazie a Burton". Michael Keaton che torna a vestire i panni del personaggio eponimo ha lodato il film come "un’opera d'arte unica, oggi ci sono poche opportunità di far parte di qualcosa del genere". "Il mio Beetlejuice – ha scherzato – è maturato, per quanto fosse suadente e affascinante nel primo capitolo ora lo è di più, complice il suo senso sociale e il rispetto del politicamente corretto… Ha scoperto un lato nuovo grazie alla ex moglie Dolores: non ha paura di nulla tranne che di lei". Dopo la presentazione all'ottantunesima edizione del festival di Venezia, il film arriverà nelle sale italiane il 5 settembre. In conferenza stampa, a Tim Burton è stato chiesto se c'è la possibilità che venga girato anche un terzo film su Beetlejuice. Lui lo ha escluso e ha scherzato: "Ci sono voluti 35 anni per questo, altri 30 e ne avrò più di 100… non credo". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook