Una proposta di legge d’iniziativa popolare per istituire un albo dei beni confiscati alla mafia e per poterli vendere se, entro tre mesi dalla confisca, nessuno fra regioni, comuni o associazioni ne faccia richiesta di utilizzo. È quella depositata oggi a Roma, presso la Corte di Cassazione, dal segretario nazionale IdV Ignazio Messina e dal presidente onorario del partito, Antonio Di Pietro.Un’iniziativa volta a modificare il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 concernente il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, in modo da rendere più efficiente l’attività dell’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati, per favorire la vendita dei beni confiscati ed il riutilizzo del ricavato per finalità sociali e per rendere produttive le aziende confiscate.
“Se lo Stato vendesse questo enorme patrimonio, stimato circa 80 miliardi di euro – hanno spiegato i promotori dell’iniziativa – sarebbe possibile diminuire le tasse, intervenire sul cuneo fiscale e riuscire anche bonificare quei territori che sono colpiti dalle ecomafie. Un migliore utilizzo del patrimonio confiscato alle mafie vale più di una manovra – hanno assicurato – A tutto questo va ad aggiungersi il fatto che nel Fondo unico giustizia ci sono due miliardi di euro in contanti, titoli e azioni di Stato. Se solo il governo avesse deciso di aprire queste casseforti, si sarebbe potuto evitare l’aumento dell’Iva e non far pagare l’Imu. Oggi, invece – hanno concluso – si sta correndo un grave rischio: far passare il messaggio che sia più conveniente stare dalla parte della mafia, piuttosto che dalla parte dello Stato”.“Da domani – ha annunciato il segretario regionale IdV Cristiano Di Pietro – l’Italia dei Valori inizierà a raccogliere le firme in tutta Italia, ed anche in Molise, così come abbiamo fatto per la proposta di legge d’iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo.Chiederemo ancora una volta ai cittadini di darci una mano e di condividere la nostra proposta. Siamo certi di poter contare sul loro sostegno. Un sostegno che non è mai mancato a dimostrazione del fatto che una politica come è quella dell’Italia dei Valori, concreta e attenta ai reali bisogni del Paese rappresenta ciò di cui la gente ha bisogno.Una volta depositate le firme in Parlamento, si procederà all’appello ai presidenti delle Camere, affinché la proposta di legge venga calendarizzata”.