Riportiamo il il verbale della Commissione Tecnica di Valutazione Emergenza Valanghe per la situazione di Campitello Matese, dopo il sopralluogo in elicottero.
In data mercoledì 25 gennaio 2017 il tecnico nivologo Dott. Geol. Igor Chiambretti (Responsabile Tecnico AINEVA – inviato dal DPC – Ing. Paola Pagliara) ed il Dott. Antonio Cardillo (C.F. Regione Molise), accompagnati dai Sigg. Guido Galeassi CNSAS-Molise hanno svolto un sorvolo con elicottero, messo a disposizione dall’Aeronautica Militare, nell’area di Campitello Matese (comprensorio sciistico) e lungo la Strada Provinciale 106 nella tratta in oggetto e sui versanti che insistono sulla rotabile. Le condizioni di visibilità erano pressoché ottime ed il volo è decollato dall’elisuperficie del CF della Regione Molise (Campochiaro – Selva del Campo).
Dopo aver sorvolato il capoluogo di San Massimo, il sorvolo si è svolto lungo il Vallone di Tre Finestre, sino all’abitato di Campitello Matese ed è proseguito sulla Gallinola, sui costoni di Guado del Porco, sulla paleomorena glaciale di Campitello Matese, il Monte Crocetta, i costoni sovrastanti la grotta delle Ciaole, la cima di Monte Miletto, il Colle Monaco, la località Capo d’Acqua per poi sorvolare nuovamente, più da vicino, la Gallinola ed i costoni che insistono sulla SP 106. Il volo si è concluso con il rientro all’elisuperficie di partenza. Come rilevabile dal sorvolo, il limite della precipitazione liquida (pioggia) si è attestato tra i 1500 ed i 1600 m slmm di quota.
Al di sotto di questo limite, il manto nevoso è caratterizzato, in superficie da evidenti croste da pioggia con ben sviluppati solchi da ruscellamento prodotti dall’acqua liquida. Acqua che, come già rilevato nel verbale precedente, è percolata anche entro il manto nevoso umidificandolo fortemente, aumentandone considerevolmente la densità e lubrificando i livelli più instabili. Sono altresì evidenti numerose piccole valanghe e scaricamenti di neve molto umida a debole coesione distaccatesi, presumibilmente nel tardo pomeriggio del 24 gennaio 2017, dai principali cambi di pendenza anche su pendii moderatamente ripidi a causa dell’elevata lubrificazione subita dalla neve.
Alle quote superiori ai 1500 ed i 1600 m slmm , la precipitazione è stata solida a cui è seguita, nella tarda giornata di ieri e nelle ore notturne, la formazione di una superfice crostosa formata da galaverna causata dalle basse temperature. A tali quote, il manto nevoso è strutturato in ampie forme di erosione e deposito eolico (lastroni da vento soffici o parzialmente induriti e cornici). Le direzioni di trasporto (desumibili dall’orientazione delle cornici sulle zone di cresta e sui cambi di pendenza, e dalle dune eoliche di neve) sono state da NE verso SW. I depositi eolici sono diffusamente presenti anche sui pendii estremamente ripidi e, pertanto, sono da ritenersi in precario equilibrio ed alcune cornici risultano già localmente collassate. Il rapido abbassamento delle temperature ha parzialmente indurito gli strati superficiali del manto nevoso. Al di sotto dei 1600 m slmm, tale rigelo ha contribuito ad una parziale stabilizzazione del manto nevoso. Alle quote superiori, il manto già freddo non ha ancora beneficiato di tale consolidamento mentre, l’indurimento superficiale dei lastroni da vento (depositi eolici) si può ipotizzare che consenta, attualmente, una maggiore propensione alla propagazione della frattura.
Le zone di accumulo dei canali, che insistono sulla SP 106, risultano ancora parzialmente riempite da accumuli rilevanti con spessori del manto nevoso, desunti dal sorvolo, superiori ai 2 metri. Le opere presenti in uno dei canali e che mettono in sicurezza solo una parte dell’area di distacco risultano riempite solo per metà. Si ritiene che esse siano quindi in grado di contenere ancora eventuali apporti nevosi per uno spessore pari a 80 – 120 cm. Tuttavia, il resto dell’area di accumulo e i bacini sommitali degli altri canali risultano ancora parzialmente pieni di neve con spessori anche rilevanti. In base a queste osservazioni, si ritiene che attualmente il manto nevoso presenti condizioni d’instabilità potenziale moderata, per le quote inferiori ai 1500 m slmm, mentre oltre tale limite altimetrico l’instabilità potenziale rimane ancora elevata almeno per le prossime 24 – 48 ore.
Tale instabilità potrebbe ancora dar luogo a distacchi spontanei, anche di volumetrie importanti, da alcuni dei canali valanghivi in concomitanza con un rialzo delle temperature. Per le quote superiori ai 1500 m slmm, specie nell’area del comprensorio sciistico di Campitello Matese e lungo i versanti circostanti indagati, si ritiene sia ancora possibile un’attività valanghiva spontanea di medie ed anche grandi valanghe sempre legata ai fenomeni di riscaldamento lungo i versanti esposti al sole o in concomitanza di un rialzo delle temperature. Inoltre, sarà possibile provocare valanghe di medie e localmente di grandi dimensioni anche con debole sovraccarico praticando attività in fuori pista (escursioni con sci, ciaspole, slittini, motoslitte, etc.).
Il grado di pericolo valanghe locale, per l’area indagata, è pari al grado 3 – marcato ma non si escludono singoli tratti di versante con locali condizioni da grado 4 – forte. Si rileva che il tratto stradale della SP 106 su cui insistono i canali descritti nel verbale sono ancora, nelle condizioni attuali, potenzialmente soggetti a fenomeni valanghivi spontanei e scaricamenti di masse nevose che potrebbero distaccarsi in qualsiasi fascia oraria coinvolgendo i veicoli in transito. Tale instabilità, se le temperature dell’aria rimarranno basse, andrà rapidamente diminuendo e potrà cessare, presumibilmente entro 24 – 48 ore. Il traffico lungo la tratta andrebbe quindi interdetto o regolamentato istituendo un adeguato monitoraggio della tratta stradale. A tal fine, sarà opportuno che i veicoli transitino con un adeguata distanza di sicurezza tra i mezzi (almeno 100 m di distanza tra ogni mezzo e per ogni senso di marcia con senso unico alternato e con il rispetto di una velocità di marcia non superiore ai 50 km/h e non inferiore ai 30 km/h) e che siano evitate code o soste di veicoli nelle zone più esposte. Al fine di prestare, l’eventuale opportuno soccorso ai veicoli che dovessero venir coinvolti nei fenomeni di distacco si suggerisce, inoltre, di monitorare i tempi di percorrenza di ciascun veicolo e, ove tali tempi non venissero rispettati, intervenire per accertare l’eventualità dell’incidente e prestare il primo soccorso.
Per le operazioni di primo soccorso sarà necessario che per l’area sia disponibile personale del CNSAS – Molise adeguatamente attrezzato per un primo intervento di soccorso in valanga su strada sotto il coordinamento del Dirigente Provinciale del Servizio Strade o di un suo delegato. Per quanto riguarda il comprensorio sciistico di Campitello Matese ed i versanti circostanti (Gallinola, Monte Crocetta, i costoni sovrastanti la grotta delle Ciaole, la cima di Monte Miletto, il Colle Monaco), lo stato d’instabilità potenziale del manto nevoso sia per distacchi spontanei sia provocati consiglia la chiusura temporanea, per le prossime 24 – 72 ore, degli impianti di risalita denominati sciovia San Nicola, seggiovia Anfiteatro e l’interdizione al transito sulle piste servite da questi impianti. Per la seggiovia Del Caprio, sarà opportuno monitorare i versanti sovrastanti ed interdire il transito delle sole piste poste in sinistra idrografica servite da tale impianto (collegamenti verso l’Anfiteatro).
Per le operazioni di primo soccorso sarà necessario che nell’area sia disponibile personale del CNSAS – Molise adeguatamente attrezzato per un primo intervento di soccorso in valanga sia su pista sotto il coordinamento del Direttore d’Esercizio del Comprensorio. Il personale addetto agli impianti di risalita dovrà coadiuvare i soccorsi purché adeguatamente attrezzato dei DPI necessari (ARTVA, sonda, pala). Tutte le attività in fuori pista (escursioni con sci, ciaspole, slittini, motoslitte, etc.), specie quelle svolte sui versanti che possono insistere sulle piste da sci che rimarranno aperte, dovranno essere interdette, per le prossime 24 – 72 ore, e sino alla diminuzione del grado di pericolo locale che dovrà essere valutato ogni giorno, anche sulla base del bollettino valanghe emesso per la regione dal Servizio Meteomont, a cura della Commissione Tecnica di Valutazione Emergenza Valanghe del comune di San Massimo eventualmente supportati dal personale del Servizio Meteomont.
L’opportunità di rilievi puntuali in campo dovrà essere valutata di volta in volta.
I TECNICI NIVOLOGI Lì Campochiaro – Selva del Campo (CB) 25 gennaio 2017 ore 12:25; integrazione richieste dalla Commissione Tecnica di Valutazione Emergenza Valanghe del comune di San Massimo il 25 gennaio 2017 ore 14:05.