di Massimo Dalla Torre
Dosi di vaccino agli amici, degli amici? Oppure una ennesima bufala che rischia di compromettere ancora di più’ la vita travagliata del Molise? Domande cui non avremo risposte, mentre in Consiglio Regionale, si è sviluppato l’ennesimo pistolotto di indignazione da parte dei signori di palazzo che, tramite gli interventi, alquanto noiosi, hanno stigmatizzato l’accaduto, anche se è tutto da verificare. Qualcosa che va oltre l’inimmaginabile che la dice lunga, sempre che corrisponda a verità’ che oltre 600 dosi di vaccino contro il covid 19 sono state somministrate fuori dagli schemi a qualche amministratore o personaggi che bivaccano immeritatamente sul territorio e di come ancora una volta quello che serve a prevenire e di conseguenza il dilagare della pandemia, si è trasformato in un privilegio per pochi eletti, che ricordano gli occupanti delle arche di salvataggio del film 2012.
Indignazione e richiesta di giuramento di fedeltà’ da parte del numero uno della Regione come arma per attaccare un nemico che, da oltre un anno, ci tiene sulla corda con il fiato sospeso e non solo, visto i numeri del contagio che non sono tranquillizzanti. Parole vuote che, a nostro modesto giudizio non servono perché la cosa se risultasse fondata, sarebbe di una gravità inaudita visto che ci sono persone che attendono con ansia di essere vaccinate e che non sanno né come andrà’ a finire né tanto meno quando saranno chiamate per essere sottoposte alla terapia antivirale.
Persone che, non fanno parte del cosiddetto cerchio magico che hanno innescato una ridda di polemiche a 360°. Un qualcosa di talmente assurdo da parte di chi ha messo in atto una cosa simile che non merita solo indignazione o giuramenti, ma una approfondita indagine che stani i furbetti del vaccino che, in barba alla pericolosità’ del momento, hanno pensato bene di aggirare l’ostacolo magari aiutati da chi ha “le chiavi dei frigoriferi” che contengono il farmaco unica soluzione per sconfiggere un nemico subdolo e mortale.
A questo punto senza troppi giri di parole “il dagli all’untore” di manzoniana memoria non serve, perché’ come dice un proverbio le chiacchiere se le porta il vento ecco perché’ è bene agire in tempi brevi e non parlare con la speranza che si dia tranquillità’ ai cittadini molisani che da mesi assistono attoniti a quanto il virus sta causando