Presieduto dal Presidente Vincenzo Niro, si è tenuto nella mattinata di martedì 15 settembre il Consiglio Regionale del Molise. In apertura di seduta il Presidente Niro ha voluto ricordare la figura dell’ex Presidente della Regione, Fernando Di Laura Frattura, recentemente scomparso, evidenziando come nella sua lunga carriera politica è riuscito a “realizzare lungimiranti progetti e a portare a termini importanti iniziative che hanno contribuito in modo determinante a qualificare la crescita socio-economica della nostra regione”. “Fernando Frattura -ha detto ancora il Presidente del Consiglio- è stato senza dubbio uomo politico legato alle istituzioni ma, soprattutto, uomo del popolo, per la gente e tra la gente, sempre teso ad affrontare i problemi della comunità con la tenacia, spesso con l’irruenza, ma anche con l’umiltà e l’equilibrio che lo hanno sempre contraddistinto”. Niro ha quindi chiesto all’Aula un minuto di silenzio per commemorare “un uomo cui -ha aggiunto il libro della storia del Molise non potrà che riservare una lunga e importante pagina”.
Prima di passare all’esamina dei vari punti all’Ordine del Giorno è intervenuta la Consigliera Angela Fusco Perrella che ha dichiarato di ritirare 4 argomenti iscritti per la discussione, che l’hanno vista prima firmataria insieme ad altri Consiglieri. Una decisione che la Consigliera ha detto essere scaturente dalla constatazione che in 107 sedute del Consiglio dell’attuale Legislatura, nessuna delle oltre 200 proposte fatte dall’opposizione di centrodestra ha trovato buon fine nell’Assise o nell’Esecutivo. Un comportamento che a suo dire mortifica il ruolo delle minoranze e delle opposizioni.
Il Consiglio ha quindi iniziato i lavori passando ad esaminare un Ordine del Giorno del Consigliere Francesco Totaro sulla sospensione dei ricoveri nel reparto di Chirurgia dell’Ospedale Vietri di Larino. Argomento che, su proposta dei Consiglieri Iorio e Busco Perderla, è stato rinviato a una seduta successiva per ragionare in un’ottica più complessiva del riassetto sanitario della regione. Gli stessi Consiglieri hanno chiesto al Presidente della Giunta Regionale, Paolo Di Laura Frattura, che è anche Commissario del governo per la sanità, di conoscere i contenuti del Piano Operativo per il Sistema Sanitario Regionale che dovrà essere approvato dal Tavolo Tecnico romano. Il Presidente Frattura intervenendo, nel condividere l’opportunità del rinvio dell’argomento per affrontarlo in una discussione più ampia, si è detto disponibile a trasmettere la bozza del Piano Operativo predisposto dalle sue strutture ai vari Consiglieri e a mettere a punto un cronoprogramma di riunioni del Consiglio regionale per affrontare una volta per tutte il tema della riorganizzazione del Sistema Sanitario del Molise.
L’Assise ha quindi esaminato una Mozione del Consigliere Salvatore Ciocca sull’attuazione dell’accordo stipulato nel 1978 tra Molise e Puglia per l’utilizzo delle acque del Fiume Fortore. Nel suo intervento il Consigliere Ciocca ha ricordato come nel 1978 le due Regioni sottoscrissero un accordo in cui si conveniva di riservare a favore del Molise una quota vari milioni di metri cubi d’acqua l’anno dell’invaso di Occhito. A tale accordo –ha sottolineato il Consigliere- erano susseguiti altri provvedimenti, in particolare nel 1989, senza mai giungere però ad una programmazione definita. Ciò ha provocato la conseguenza che la regione Molise sta rinunciando, proprio dal 1989, all’utilizzo di almeno 15 metri cubi l’anno e un mancato introito per le casse dell’Ente. La Mozione, sulla base di questo quadro, ha concluso Ciocca, “impegna il Presidente Frattura, l’Assessore ai Lavori Pubblici e l’intera Giunta a dare seguito all’accordo tra le due Regioni del 1978, ad adoperarsi per un incontro con la Regione Puglia al fine di definire la programmazione attesa da circa venti anni per procedere ad un’equa compensazione circa il mancato utilizzo dell’acqua e il mancato introito derivante ed eventualmente alla stipula di un nuovo accordo”.
Dopo l’intervento dei Consiglieri Cotugno, Iorio, Veneziale e Manzo, che hanno condiviso le motivazioni e le finalità della Mozione, l’Assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni ha sottolineato come l’Esecutivo stia seguendo la questione inquadrandola nell’ambito del Piano di Gestione del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale. Non esistono, infatti, ha detto ancora, regolamentazioni nazionali sulla cessione e sulla fruizione dell’acqua tra regioni. Esistono solo accordi bilaterali tra Regioni. In quest’ottica, ha evidenziato Nagni, abbiamo avuto contatti sia con la Campania che con la Puglia per arrivare ad un nuovo accordo bilaterale da poi porre a base di una nuova regolamentazione nazionale, da più parti auspicata. La Mozione è stata quindi approvata all’unanimità.
Il Consigliere Michele Iorio ha poi illustrato una sua mozione concernente la “messa in liquidazione della “Società Autostrade del Molise S.p.A.””. Iorio ha ricordato come la realizzazione della congiungente A1-A14 sia stata in passato ritenuta anche dal Consiglio Regionale strategica per lo sviluppo dell’intero Molise e in particolare della città di Termoli, che avrebbe goduto di un collegamento tra Adriatico e Tirreno. Progetto che era stato condiviso anche a livello nazionale tanto da essere inserito nella Legge Obiettivo e sostenuto attraverso l’individuazione di un apposito finanziamento da vari Governi, sia di centrodestra che di centrosinistra. Ora la decisione dell’ANAS di chiedere la liquidazione della società mista, Regione e ANAS stessa per la realizzazione di quest’opera, per Iorio non può essere condivisa perché, tra le altre cose essa è basata su un presupposto a suo dire dubbio: la mancanza del finanziamento pubblico. Cosa per il Consigliere Iorio non vera perché il finanziamento è previsto dall’ultima Finanziaria del Governo Renzi, in attuazione di altri provvedimenti assunti dai precedenti Esecutivi. La Mozione quindi impegna il Presidente della Giunta a chiedere una riduzione dei costi di gestione della società, a cominciare dal Service dell’Anas per il funzionamento della stessa. Si impegna ancora lo stesso Presidente a rinviare ulteriormente la seduta del Consiglio di Amministrazione della Società Autostrade del Molise S.p.A. per decidere la liquidazione della società al fine di consentire una consapevole decisione mediante la verifica della sussistenza delle condizioni di legge per lo scioglimento della citata società. Il Presidente Frattura, nel suo intervento, ricordando che al momento il progetto di cui si parla prevede la realizzazione di un lotto che va da San Vittore a Guardiaregia e che gli restano le perplessità da sempre espresse nei vari ruoli istituzionali ricoperti per la mancanza di un finanziamento integrale dell’intera opera che potrebbe portare ad un’eterna incompiuta come la Salerno-Reggio Calabria, si è detto concorde a verificare tutte le possibilità per scongiurare lo scioglimento di una società che, ha ricordato, è stata creata perché prevista dalla legge e non per volontà dei due soci. Scioglimento che, a suo dire, comprometterebbe la possibilità futura di avere un ulteriore finanziamento per la realizzazione complessiva dell’arteria autostradale. La Mozione è stata approvata con i voti contrari dei Consiglieri Federico e Manzo.
Il Consiglio infine è passato ad esaminare una Mozione dei Consiglieri Patrizia Manzo e Antonio Federico, concernente il “Piano di razionalizzazione delle società partecipate”. Argomento già iniziato in una precedente seduta ma interrotto nella discussione per il sopraggiungere della notizia dell’incidente sul lavoro verificatosi nella chiesa di Pietracatella. Nel suo intervento illustrativo della proposta la Consigliera Manzo, ha ricordato che la Legge di Stabilità 2015 prevede che le Regioni debbano predisporre un Piano di razionalizzazione delle società partecipate con l’obiettivo di ridurre il numero e i costi. La stessa legge stabilisce che i Presidenti delle Regioni definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, detto Piano. Provvedimento che –ha ricordato la Consigliera- non è stato predisposto entro il termine previsto dalla norma citata. Di qui l’impegno al Presidente della Giunta ad “ottemperare nel più breve tempo possibile agli obblighi previsti dalla legge di stabilità predisponendo e approvando il Piano di Razionalizzazione delle Società e pubblicandolo sul sito web istituzionale della regione ponendo rimedio alla inosservanza dei tempi previsti”.
Il Presidente Frattura nel suo intervento ha innanzitutto voluto elencare, ai proponenti la Mozione e a tutto il Consiglio, tutte le società partecipate direttamente e indirettamente da parte della Regione. Ha quindi riferito che gran parte della governance di emanazione della stessa Regione è fatta di Dirigenti regionali, con notevole abbattimento dei costi. Il costo delle governance, ha ricordato ancora il Presidente, è passato, infatti, da circa 1 milione e 500 mila euro nel 2012, a circa 500 mila euro del 2014. Il Presidente ha quindi evidenziato come sia ora oggetto di condivisione con le organizzazioni sindacali la proposta, che sarà approvata entro la fine di settembre dalla Giunta e pubblicata sul sito web come prevede la legge, di rivisitazione complessiva delle partecipate con annesso un piano di dismissioni che lascerà in capo alla Regione solo quelle ritenute strategiche per le sue finalità istituzionali. Si era parlato –ha ricordato Frattura- di un possibile rinvio del termine fissato al 31 marzo del 2015 alla fine di dicembre, ma al momento non è giunto ancora il provvedimento e quindi di fatto il Molise è tecnicamente inadempiente, condizione che come riferito troverà rimedio entro la fine del mese. Visto che si sta ottemperando alle previsioni di legge il Presidente ha chiesto un voto contrario alla Mozione in quanto si stanno già raggiungendo le finalità espresse nella stessa.
La Mozione non è stata approvata. Hanno votato a favore i Consiglieri Manzo e Federico mentre si sono astenuti i Consiglieri Fusco e Micone.