asce da un’idea di Roberto Colella e Davide Vitiello e si ispira al modello di Slow Turism
Un’idea progettuale presentata in occasione del convegno “Oltre il Giubileo della Misericordia”, tenutosi lo scorso 4 Dicembre all’Università degli Studi del Molise, alla presenza di sindaci e amministratori dei Comuni molisani e delle regioni limitrofe. L’idea progettuale intende contribuire a incrementare il turismo religioso in Molise. Il progetto si chiama “Eremiamo” ed è stato ideato da Roberto Colella e Davide Vitiello. Gli Eremi sono i luoghi della quiete, della tranquillità, luoghi di difficile accesso un tempo rifugio di eremiti o anacoreti, i quali decidevano di escludersi volontariamente dalla società per condurre una vita di preghiera e ascesi. Il marchio “Eremiamo” costruisce un’offerta di turismo tematico che intende mettere in evidenza quelle peculiarità locali, come nel caso specifico degli Eremi, in cui ambiente, cultura e religione presentano caratteri di estremo interesse . Il marchio vuole incentivare il turismo religioso in Molise favorendo la creazione di pacchetti turistici. Gli obiettivi sono la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e religioso; la promozione degli Eremi attraverso un approccio integrato con i territori di riferimento; favorire la creazione di rapporti di integrazione con attori del territorio che offrono servizi come la ristorazione, trasporto, guide, alloggio; la destagionalizzazione dei flussi turistici; la completa fruizione dei beni monumentali, artistici e paesaggistici presenti sul territorio.
L’idea progettuale prevede anche il cosiddetto Menù dell’Eremita, vale a dire un menù realizzato con prodotti a km 0 che ripropone in chiave moderna cibi e tradizioni locali. Si tratta di una sana e saggia scelta, perché favorisce i prodotti locali e la stagionalità degli alimenti, privilegiando la filiera corta e un modello di consumo sostenibile. Oltre alla riscoperta dei prodotti , il marchio turistico intende incentivare il il Trekking sui sentieri, un’attività salutare adatta alle persone di ogni età. Il trekking è uno sport sicuro e divertente e permette di conoscere a fondo le bellezze del territorio: che si cammini su strade ben battute o che ci si inerpichi su dei ripidi sentieri i paesaggi che si incontrano sanno stupire qualsiasi tipo di camminatore. L’escursionista, in ogni caso, non deve dimenticare di pianificare il proprio percorso e di rispettare il sentiero.
Il modello al quale si ispira il marchio è il cosiddetto slow turism, un modello di rete locale tra i soggetti utile ed efficace per instaurare relazioni face to face e di fiducia reciproca tra più individui. Accanto a ciò elemento fondamentale risulta il milieu locale, ossia l’insieme delle condizioni ambientali in cui opera la rete di soggetti che punta ad un processo di valorizzazione. Infine il rapporto tra il milieu locale con la rete locale e l’ecosistema si traduce in valori comunicabili e scambiabili.
Lo slow tourism è un approccio all’offerta e alla fruizione di prodotti turistici che stimolano le interazioni con la comunità ospitante (contaminazione), esaltano le specificità dei luoghi (autenticità), minimizzano l’impatto sull’ambiente (sostenibilità), richiedono una programmazione rivolta al miglioramento della qualità (tempo), privilegiano ritmi non frenetici (lentezza), coinvolgono in un’esperienza polisensoriale (emozione). Dimensioni fondamentali dello slow turism sono la contaminazione; l’autenticità; la sostenibilità; il tempo; la lentezza; l’emozione.
Tra gli Eremi individuati per la costituzione della rete dei sentieri turistici da valorizzare e promuovere sotto l’aspetto turistico, rientrano l’Eremo di San Luca in territorio di Pescopennataro; l’Eremo di San Michele nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo; l’Eremo di Sant’Amico a San Pietro Avellana; l’Eremo di Sant’Egidio a Bojano. Tutti e quattro rilevante pregio storico, paesaggistico-ambientale e di significativa valenza spirituale.
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