Prosegue il percorso di sensibilizzazione e di attivazione comunitaria “Una luce per …”, che si propone di portare al centro del discorso pubblico locale la condizione di sofferenza di tante persone senza dimora e di altre adulte gravemente emarginate. Dopo la tragedia di Pozzo Dolce del 29 novembre scorso, ogni 29 del mese un pezzo di comunità locale si sta ritrovando per parlare, riflettere, attivarsi in prima persona e cercare buone soluzioni per contrastare il fenomeno del grave disagio adulto, presente anche nei nostri territori e sempre più sentito in tutto il Paese.
Sono state infatti 250 le persone senza dimora decedute nel 2021, 399 nel 2022, 415 nel 2023: un trend drammaticamente in aumento, che fa registrare già 111 persone senza dimora decedute al 20 aprile 2024. Mentre si stima che siano circa 100.000 le persone senza dimora che abitano in Italia. Evidentemente siamo dinanzi ad una forma grave di disagio sociale che non può non interrogarci come cittadine e cittadini, che non riguarda solo gli addetti ai lavori. Se in una “democrazia avanzata” si permette che aumentino così le “vite di scarto”, allora è un segnale che il sistema tutto sta fallendo. È la punta di un iceberg molto più profondo che non può lasciarci indifferenti. Che ci riguarda.
È necessario agire per tutelare e garantire i diritti, in primo luogo quello alla casa, delle persone senza dimora. E poi quello alla salute, a buone relazioni sociali, alla socialità, al lavoro. Qualcosa a Termoli si sta facendo in questa direzione: una rete di soggetti di Terzo Settore, di enti pubblici e di privati cittadini opera quotidianamente, per lo più in silenzio, per supportare le persone più in difficoltà. È una rete che è fondamentale rafforzare e valorizzare, come si è provato a fare con la mappatura dei servizi in allegato.
L’iniziativa in programma per il mese di aprile, lunedì 29, vuole andare nella stessa direzione: verrà organizzata una giornata di raccolta di beni di prima necessità, che saranno destinati alle persone beneficiarie delle attività del centro a bassa soglia La Città Invisibile, della Comunità Il Noce, della Mensa e dell’Emporio della Caritas diocesana, delle 3 case in cui l’associazione FACED ospita al momento 12 persone senza dimora e di altri gruppi che operano in favore dei più fragili nel territorio.
I beni che verranno raccolti sono:
- prodotti per l’igiene: lavapavimenti, shampoo e bagnoschiuma, lamette e schiuma da barba, sapone mani, spazzolini, dentifricio
- cibo e prodotti per le cene in strada: succhi di frutta, bottigliette d’acqua, posate monouso, vaschette monouso in alluminio, pasta formati corti, passata di pomodoro, legumi precotti, tonno
- vestiario uomo: jeans, giubbini leggeri, magliette, intimo, scarpe (n. 39-44)
Sarà possibile donare dalle 8 alle 18 presso la Comunità Il Noce di Termoli, dove ha sede anche il centro a bassa soglia La Città Invisibile, in via delle acacie 4. Sarà anche un’occasione, per chi vorrà, di conoscere direttamente e più da vicino i beneficiari dei servizi e le attività dell’associazione FACED e di informarsi sulla rete dei servizi territoriali che contrastano il fenomeno della grave emarginazione adulta.