Pietro Colagiovanni*
Il territorio: il Piemonte è una delle regioni nobili della viticoltura italiana. Insieme alla Toscana produce i vini rossi che sono diventati l’orgoglio italiano nel mondo. Dal Piemonte arriva il Barolo, il Barbaresco, la Barbera: in pratica l’eccellenza vinicola italiana. Ma il Piemonte è anche una terra di grandi bianchi, a volte poco conosciuti ma di alto lievllo qualitativo e spesso prodotti da vitigni autoctoni della regione. E’ il caso del vino di questa settimana, il Roero Arneis, una Docg incastonata nel cuneese, sulla sinistra del fiume Tanaro, a stretto contatto i territori monstre del vino italiano, in primis l’adiacente Barolo.
La denominazione Roero produce due vini, uno bianco con l’autoctono Arneis e uno rosso a base di Nebbiolo, il grande vitigno a bacca rossa piemontese (quello del Barolo, tra gli altri). L’azienda agricola Ca’ di Cairè di Emanuele Rolfo si trova nel cuore del Roero a Montà, un paesino di quasi 5000 abitanti. La zona del Roero prende il nome dalla famiglia omonima, una delle più importanti casate astigiane che ha dominato queste terre per diversi secoli a partire dal periodo medievale. Ed anche Montà ha una vestigia di questa casata, il castello che si trova nella parte più alta del paese, costruito nel XIII secolo dai Roero. L’azienda Rolfo nasce nel 1979 ed è alla seconda generazione con Emanuele enologo, figlio dei fondatori Francesco e Amalia anche se le origini risolagono al nonno Giovanni, agricoltore e viticoltore.
Il vitigno: il vitigno è, in purezza, l’Arneis. Si tratta come detto di un vitigno a bacca bianca tipico e originario di questa zona del Piemonte. E’coltivato anche in Sardegna e ci sono alcune sperimentazioni nel nuovo mondo, in California, Nuova Zelanda e Australia. Nella seconda metà del secolo scorso questo vitigno, piuttosto delicato (è molto sensibile alle muffe) stava quasi per scomparire per poi conoscere una grande rinascita negli ultimi due decenni tanto da essere ormai conosciuto come il Barolo bianco. Il vino prodotto dall’Arneis ha note floreali e di frutta bianca, con una caratteristica chiusura dal sapore di mandorla amara.
Il vino: il Roero Arneis 2017 di Emanuele Rolfo dopo la fermentazione matura in vasca d’acciaio. E’ un vino di buona struttura (13,5% gradi alcolici) che può resistere in bottiglia anche per qualche anno. Il colore è un bel giallo paglierino, compatto e cristallino. Al naso, secondo le caratteristiche classiche dell’Arneis, prevalgono i profumi di frutta bianca, in particolare di pera e quelli floreali. Al sorso esprime una gradevole acidità ed una piacevole bevibilità, con una nota sapida interessante. Si tratta di un vino intelligente, specie se osservato con la metrica del rapporto qualità prezzo. Con un costo assai contenuto si ottiene una bottiglia di qualità, ideale per accompagnare antipasti di pesce, carni bianche e risotti.
Valutazione: 3,5/5
Prezzo medio: 7 euro
Rapporto qualità/prezzo: molto favorevole
* fondatore del gruppo Terminus, comunicatore, sommellier Ais
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