È giunto a conclusione il corso – interamente online per via dello stato d’allerta a causa della
pandemia – per ufficiali di campo organizzato dal settore arbitrale della delegazione regionale
molisana della Federbasket.
Andrea Bradimarte, Amalio Favellato, Gianluca Chiacchiari, Carmela Fatia, Chiara Formichelli,
Giuseppe Succi, Jacopo Maglioli, Nicolas Cutone, Grazia Di Quinzio, Andrea Ferritti, Francesco
Brakus Greco, Piero Di Santo, Piera Ada Santopiero, Daniele De Vivo, Liliana De Nigris, Gian
Marco Caraccio, Maria Vitale, Stefano Fontanella, Lucia Paolini, Cosmo Costa ed Emanuela
Guglielmi (per gli ultimi tre si è trattato di un gradito ritorno). Sono questi, in effetti, i nuovi ufficiali di campo su cui il Molise potrà contare d’ora in avanti e che vanno ad integrare l’organico attualmente operante.
Diciotto addetti al tavolo che hanno brillantemente superato il proprio itinerario formativo, seguiti passo dopo passo dall’istruttrice Cristina Milillo, al pari degli otto colleghi abruzzesi (Simona Ciarcelluti, Victoria Sol Puleo, Alessia Panocchia, Lorenzo Stefano, Nicolò Galantucci, Elisa Venturato, Alessandra Stucchi e Matteo Tessori) che hanno frequentato il corso in Molise, altra interessante novità e segnale dell’ottimo lavoro svolto su questo fronte dalla struttura retta da Michele Falcione.
«Hanno dimostrato tutti vivo interesse e, al termine, profonda conoscenza della materia», ha
rimarcato la designatrice territoriale degli ufficiali di campo Giulia Anzini. «Questo – le ha fatto eco il designatore arbitrale Paolo Melchiorre – è solo il primo passo di un percorso che, a breve, ci porterà ad attivare un corso per arbitri da un lato e miniarbitri dall’altro, così da rinvigorire il numero, al momento esiguo, di tesserati nel settore. Questo corso, tornato dopo diverso tempo, ci ha dato segnali positivi e confortanti sia per l’interesse dimostrato dai partecipanti che per la loro qualità complessiva e questo senz’altro è un auspicio di non poco conto
in prospettiva futura anche per quella che potrà essere la loro storia personale».
Di fatto, una nuova ‘primavera’ per il settore, come rimarca con orgoglio lo stesso presidente del Cia Molise Michele Falcione.
«Lo definirei più di un bel segnale – precisa con orgoglio – perché mai il settore aveva potuto
contare su simili numeri. Personalmente, tra l’altro, sono doppiamente soddisfatto sia per la
suddivisione geografica dei corsisti, che ci consentirà di avere equilibrio tra le macrozone di
Venafro, Isernia, Campobasso e Termoli che per quella che è la loro composizione anagrafica, considerando che c’erano al corso persone di diverse fasce d’età. Quello che fa ulteriormente
piacere, tra l’altro, è che siano rientrati nei quadri elementi che avevano abbandonato il settore
alcuni anni fa. Questo però è solo un primo passo perché vogliamo proseguire su questa strada e cercare di far partire anche un corso per arbitri, pur nella consapevolezza che dovremo affrontare un percorso più complesso, ma necessario per rimpinguare i numeri esigui con cui il settore dei fischietti deve fare i conti».
In proiezione sulla chiusura del quadriennio olimpico (in concomitanza con Parigi 2024) Falcione
ha un piccolo grande desiderio. «Riportare – sintetizza – il Molise su buoni livelli, facendo sì che i suoi tesserati tornino ad operare fuori regione in contesti come, ad esempio, le finali nazionali
giovanili. Sarebbe la giusta proiezione del lavoro fatto sul territorio ed è un mio intento da diversi anni a questa parte».