Ucraina, Zelensky: “Pace? Servono garanzie efficaci”. Russia replica: “Kiev non negozia”

(Adnkronos) – Per una "pace giusta" e "permanente" in Ucraina servono "garanzie efficaci". Così, in un lungo post su X, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'indomani dell'incontro a Parigi con Donald Trump e Emmanuel Macron. Il messaggio arriva dopo quello pubblicato dal presidente eletto Usa, che sul social Truth spiegava come Zelensky e l'Ucraina "vorrebbero fare un accordo e fermare la follia" della guerra con la Russia. "Conosco Putin, è il momenti di agire", le parole del tycoon. Ma al presidente ucraino e a quello Usa ha risposto il Cremlino: a rifiutare il negoziato con Mosca, ha spiegato il portavoce, è proprio Kiev.  "Ieri – ha scritto Zelensky nel lungo post su X – ho fatto visita al Presidente Emmanuel Macron all'Eliseo e ho avuto un buon incontro con il presidente Donald Trump. Abbiamo discusso di questioni importanti sul campo di battaglia e sulla situazione globale, dai nostri fronti alla Corea del Nord. Ho affermato che abbiamo bisogno di una pace giusta e duratura, che i russi non potranno distruggere in pochi anni, come hanno fatto ripetutamente in passato". "Conosciamo molto bene Putin: è dipendente dalla guerra", scrive ancora il presidente ucraino riprendendo le parole di Trump. Il presidente russo, accusa Zelensky, "ha iniziato la sua carriera con una guerra brutale contro la Cecenia e ha costantemente alimentato altre guerre". "Può essere fermato solo dalla forza: la forza dei leader mondiali che possono diventare leader di pace – sostiene il presidente ucraino -. Contiamo sull'America e sul mondo intero per aiutare a fermare Putin. Le uniche cose che teme sono l'America e l'unità globale". "È proprio di questa pace attraverso la forza che discutiamo con tutti i nostri partner, così come dei passi e delle garanzie necessarie per il popolo e lo Stato attaccati dalla Russia. La guerra non può essere infinita: solo la pace deve essere permanente e affidabile", afferma Zelensky, che aggiunge: "Quando parliamo di una pace effettiva con la Russia, dobbiamo prima di tutto parlare di garanzie efficaci per la pace. Gli ucraini vogliono la pace più di chiunque altro. La Russia ha portato la guerra nella nostra terra, ed è la Russia che più cerca di bloccare le possibilità di pace".  "I dati aggiornati sulle perdite russe – continua quindi il presidente – indicano oltre 750mila vittime, tra loro 198mila morti e più di 550mila feriti. Il nostro popolo sta difendendo le proprie case a costo della vita, e ogni vita dei nostri soldati e dei nostri civili è preziosa per noi. Dall'inizio della guerra su larga scala, l'Ucraina ha perso 43mila soldati uccisi in azione sul campo di battaglia. Ci sono stati 370mila casi di intervento medico per i feriti. Va anche detto che nel nostro esercito circa la metà dei soldati feriti in azione torna in seguito sul campo di battaglia, e che i nostri dati includono anche le ferite leggere o ripetute". "Ora i russi si stanno ritirando dalla Siria, ma ciò non significa che non proveranno di nuovo a seminare morte lì. La presenza militare russa è attiva anche in Africa, con l'unico scopo di destabilizzare", l'accusa rilanciata poi da Zelensky, che sottolinea come la Russia "stia ora cercando di soggiogare la Georgia dopo diverse guerre contro quel paese" e non voglia "ancora allentare la sua presa sulla Moldavia". E' Kiev che continua a rifiutare il negoziato con Mosca, le cui condizioni per mettere fine alla guerra restano invariate, ha però ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "La parte ucraina ha rifiutato e rifiuta il negoziato – ha accusato – La nostra posizione sull'Ucraina è ben nota, le condizioni per una fine immediata delle azioni di combattimento sono state presentate dal presidente Vladimir Putin" e comprendono la rinuncia alle quattro regioni ucraine che Mosca ha dichiarato sotto il suo controllo. "Zelensky e l'Ucraina vorrebbero fare un accordo e fermare la follia" della guerra con la Russia, ha scritto stamane su Truth il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ieri a Parigi ha visto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, insieme al presidente francese Emmanuel Macron. In un post che parte dagli eventi in Siria, il presidente eletto degli Stati Uniti scrive ancora: "Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati. Troppe vite sono state sprecate inutilmente, troppe famiglie sono state distrutte e, se continua così, può diventare qualcosa di molto più grande e di molto peggiore. Conosco bene Vladimir. È il momento di agire. La Cina può aiutare. Il mondo sta aspettando!". Nel post, Trump ricorda che la Russia conta "600mila soldati morti o feriti in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare e che potrebbe andare avanti all'infinito… Allo stesso modo, Zelensky e l'Ucraina vorrebbero fare un accordo e fermare la follia. Hanno perso in modo ridicolo 400.000 soldati e molti più civili".  "Un buon meeting produttivo con il presidente Trump e il presidente Macron", aveva commentato Zelensky su Telegram dopo l'incontro. "Il presidente Trump è determinato, come sempre. Lo ringrazio. Ringrazio anche il presidente Macron per aver organizzato l'incontro. Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo di battaglia e di una pace giusta per l'Ucraina. Vogliamo tutti che questa guerra finisca nel modo più rapido e giusto", aggiunge Zelensky, spiegando che "continueremo a lavorare. La pace è possibile grazie alla forza". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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