Ucraina, Trump attacca: “Non tollereremo a lungo idea Zelensky su cessate il fuoco”

(Adnkronos) – ''L'America non sopporterà ancora a lungo'' la posizione sul cessate il fuoco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che oggi ha ''fatto la peggiore dichiarazione che potesse fare'' dicendo che la fine della guerra con la Russia è ancora ''molto molto lontana''. Ad attaccare ancora dopo lo scontro nello Studio Ovale è il presidente americano Donald Trump sul suo social Truth, affermando che le parole pronunciate oggi da Zelensky sono una dimostrazione che ''non vuole che ci sia la pace''. Ma, ha aggiunto Trump, ''l'Europa, nell'incontro avuto con Zelensky, ha dichiarato senza mezzi termini che non si può lavorare senza gli Stati Uniti''. Trump avrebbe quindi convocato per il pomeriggio un vertice sulla crisi in Ucraina durante il quale valuterà l'ipotesi di sospendere gli aiuti militari forniti da Washington a Kiev, scrive Axios citando un funzionario statunitense e una fonte informata sull'incontro.  Per discutere i prossimi passi da adottare nei confronti dell'Ucraina, Trump ha convocato il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e altri alti funzionari, hanno affermato le fonti. "La pazienza del popolo americano non è illimitata, i loro portafogli non sono illimitati e le nostre scorte e munizioni non sono illimitate", ha detto Waltz intervistato oggi da Fox News. Sottolineando che il tempo non è dalla parte di Zelensky, Waltz ha affermato che è arrivato "il momento di parlare". Dal canto suo, Zelensky oggi è tornato a commentare il pressing Usa sulle sue dimissioni dopo l'imboscata tesa da Trump e Vance nello Studio Ovale.  Da Londra, dove è stato accolto con calore dai leader europei e da Re Carlo, Zelensky ha infatti rilanciato: "Non sarà così facile sostituirmi" alla guida di un Paese in guerra da oltre tre anni contro la Russia. Nelle dichiarazioni rilasciate prima della partenza dal Regno Unito, Zelensky si era detto pronto a dimettersi "in cambio dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato".  "Se ci sarà la Nato e la fine della guerra, allora avrò completato la mia missione", aveva ribadito Zelensky. Ma, aveva aggiunto, per sbarazzarsi di lui, come vuole il Cremlino, "non sarà solo sufficiente organizzare elezioni. Bisognerà anche impedirmi di partecipare. Cosa un poco più complicata". 
Poi le parole che hanno scatenato l'ira del tycoon: Zelensky ha detto infatto che "la strada da percorrere" per giungere alla fine della guerra con la Russia "è ancora lunga" e che un accordo per porre fine al conflitto deve essere "onesto", "equo" e "stabile". "Devono inoltre esserci garanzie di sicurezza molto specifiche". L'Ucraina, ha sottolineato, "non sta parlando" di alcuna concessione oggi, perché sarebbe "sbagliato" e sta "ascoltando segnali da vari partner". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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