Meritoriamente la Regione Molise con DGR n. 504 del 02.11.2016 ha espresso parere negativo sull’installazione di pale eoliche nel territorio di Miranda già minacciato dal devastante progetto del Lotto Zero riferito al collegamento con Pesche dove si ipotizzano 170 milioni di euro per costruire 5 Km di strada in un’area paesaggistico – ambientale di straordinario rilievo.
Il positivo indirizzo politico espresso dalla Giunta Regionale a tutela del proprio territorio e in linea con l’art. 9 della Costituzione che sancisce il primato del patrimonio pubblico e dei beni culturali collettivi rispetto agli interessi privati di singoli operatori economici, necessita di essere coerentemente e celermente esteso alla salvaguardia del Parco Nazionale del Matese in via di istituzione e all’area del Medio – Sannio dove dieci comuni hanno sottoscritto un Accordo di Programma per dar vita al Parco Regionale delle Morge Cenozoiche.
Come chiede ITALIA NOSTRA nell’appello rilanciato dalla Rete dei Comitati e delle Associazioni di tutela ambientale del Molise, è obbligo della Regione Molise agire contro la Regione Campania, anche in sede giudiziaria, come ha fatto la Presidenza Nazionale di ITALIA NOSTRA che ha interessato la Procura della Repubblica di Napoli.
Non è ammissibile che delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione Campania in contrasto con le leggi dello Stato possano permettere la devastazione paesaggistico – ambientale della Valle del Tammaro, del Parco del Matese, del Tratturo Pescasseroli – Candela e del sito archeologico di Saepinum – Altilia risalente al IV° secolo A.C.
Se quelle autorizzazioni sono state concesse senza aver coinvolto la sede regionale del Ministero dei Beni Culturali del Molise e la Regione Molise vanno revocate, e spetta alla Regione Molise agire nei confronti della Regione Campania per chiedere la revoca in autotutela degli atti e/o attivando in sede giudiziaria un contenzioso a salvaguardia dei propri diritti, della propria funzione istituzionale e del proprio territorio.
Sul Parco Regionale delle Morge Cenozoiche è opportuno chiarire se c’è o meno una condivisione sulla proposta di legge istitutiva protocollata dal Capogruppo del PD e giacente in Commissione Ambiente da tempo immemore.
Se, come auspico, si intenda accogliere tale proposta andando incontro positivamente alla sollecitazione effettuata dai dieci Comuni che hanno firmato l’Accordo di Programma a cui si è aggiunto il Comune di Bagnoli del Trigno, occorre sostenere la ragioni di quest’ultima amministrazione comunale che si è rivolta al Consiglio di Stato per ottenere l’annullamento dell’autorizzazione regionale su un impianto eolico in via di installazione a poca distanza del territorio di Pietracupa nel pieno del Parco Regionale delle Morge Cenozoiche.
Basta inserirsi nel procedimento con atti a sostegno del Comune di Bagnoli del Trigno per evitare un pronunciamento di merito avverso del Consiglio di Stato che al momento si è limitato solo a concedere la sospensiva.
Sulla questione insistono due pronunce del Tar Molise la n. 364/2016 del 26.09.2016 e la n. 372/2016 del 28.09.2016 e dagli atti si evince che sul procedimento n. 458/2015 si è costituita anche la Regione Molise a sostegno dell’impresa eolica e contro il Comune di Bagnoli del Trigno con una memoria protocollata il 19 maggio 2016.
Michele Petraroia