La necessità di costruire una rete che unisca movimenti, associazioni, intellettuali, cittadini per valorizzare il territorio molisano partendo però dalla sua conoscenza e dalla piena consapevolezza della sua storia, delle sue numerose risorse e potenzialità. E’ stato questo uno degli elementi centrali emersi nel corso della giornata studi tenuta domenica 4 Settembre a Matrice, Borgo dell’Ammonite e dell’Accoglienza, e organizzata dalla sezione molisana dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia in collaborazione con l’amministrazione comunale e con la ProLoco di Matrice.
“100 milioni di anni fa, il mare di Matrice” il tema dell’evento arricchito dalla relazione di studiosi e ricercatori, tra cui Nicola Petrella, paleontologo, vice presidente dell’Aiig, e Valentina Paoletti, geografa e cartografa.
I due professionisti hanno ricostruita una storia lunga 100 milioni di anni, quando il territorio di Matrice era un fondale marino sommerso, caratterizzato da un’elevata produzione di rocce calcaree quale risultato della stretta connessione tra la mineralogia e gli organismi viventi; organismi quali le ammoniti, le rudiste o le nummuliti che si possono trovare ancora oggi nelle rocce affioranti nei campi e nei materiali da costruzione. Appena sotto i suoli terrosi coltivati con perizia dei matriciani si trova infatti una base rocciosa profonda, con pochi affioramenti superficiali, che i fossili di rudiste e di ammoniti consentono di attribuire con certezza al periodo cretaceo.
Nel corso dell’evento studi, aperto dai saluti del Sindaco di Matrice Arcangelo Lariccia e del Presidente della ProLoco Luigi Di Corpo e coordinato da Rocco Cirino, sono stati premiati diversi molisani che nel corso degli anni hanno tutelato e valorizzato il territorio. Tra questi il regista e documentarista Pierluigi Giorgio; Antonio Carlone e Camillo Santilli, Sindaci di Campochiaro e Pietracupa; Roberto Colella e Davide Vitiello, ideatori del progetto turistico Parco delle Morge e del network culturale Borghi della Lettura; il sindacalista Emilio Izzo; la giovane artista Martina Gabriele; Franco Sabbatino, uno dei simboli della lotta contro l’eolico selvaggio.
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