Oltre 3 milioni di euro per il programma degli interventi da inserire nel piano straordinario di tutela e gestione idrica finalizzato, prioritariamente, a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani. Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale nasce dall’intesa tra il presidente Paolo Di Laura Frattura e gli assessori Pierpaolo Nagni, titolare dei lavori pubblici, e Vittorino Facciolla, responsabile per la tutela ambientale. 20, gli interventi finanziati, individuati sulla base di un’attenta ricognizione delle necessità a carattere di maggiore urgenza e indifferibilità per i Comuni molisani.
“Con l’impegno finanziario complessivo, che supera in questo caso i tre milioni di euro, mettiamo a dimora un altro sostanzioso tassello del quadro di lavori avviato con i 40 milioni di stanziamenti a valere sul Fondo di sviluppo e coesione già destinati al settore. Questo intervento necessario per aumentare la capacità di depurazione degli impianti idrici urbani è un gesto di attenzione concreta al territorio e all’ambiente, oltre che un servizio da rendere a cittadini e imprese”, così il presidente Frattura sull’importante intervento.
Nel merito del programma, l’assessore Pierpaolo Nagni: “Siamo intervenuti in maniera decisiva, con un cospicuo finanziamento, sull’area di Carpinone e Pesche, dove risultavano prioritari la realizzazione, il potenziamento e l’ottimizzazione del sistema di collettamento e del sistema depurativo trovando così soluzione alla problematica relativa alla bonifica dell’impianto consortile esistente, dove già era stata rilevata la presenza di rifiuti altamente inquinanti. Contestualmente, con contributi minori aggiuntivi abbiamo risolto, specie nell’area del Bassomolise, situazioni che con i precedenti fondi Fsc non eravamo riusciti a coprire. Continueremo su questa strada – assicura Nagni –, rimandando a successive disponibilità il finanziamento di ulteriori interventi qualora dovessero essere risultare necessari”.
Per l’assessore alla tutela ambientale, “il Piano è uno strumento con cui in primo luogo potenziare la capacità depurativa degli impianti, al fine di ridurre in maniera incisiva i fattori di inquinamento, specie quelli derivanti dai reflui urbani, con indubbi benefici per l’ambiente. Nel dettaglio – specifica Vittorino Facciolla –, realizzeremo piccoli impianti di fitodepurazione a servizio di alcune zone attualmente servite da impianti individuali di smaltimento dei reflui. Sarà poi estesa la rete fognaria a zone attualmente non servite e si procederà all’adeguamento di tratti caratterizzati da gravi inefficienze”.