L’ottimismo per un buon 2016 turistico, rilevato anche a fine del 2015, continua a rimanere elevato, nonostante la paura di attentati incida negativamente. Anche se su quasi un terzo degli italiani pesa la paura di attentati terroristici, condizionando i viaggi in Medio-Oriente, la Francia e la Turchia. Rimane elevato anche il timore per i trasferimenti in aereo, dato che oltre un italiano su quattro ha paura ad utilizzare questo mezzo di trasporto. Inoltre un italiano su due teme anche che possa verificarsi un attentato di matrice islamica nel nostro paese. La paura incide solo in maniera limitata sull’indice di propensione al viaggio. Le misure del Governo sono viste positivamente e diversi indicatori economici mostrano buoni segnali di recupero: dal pil a +0,9% lo scorso anno e previsto a +1,5% nel 2016 e il calo della disoccupazione, scesa all’11,3 per cento. Il sentimento degli italiani sull’economia e sul turismo è in netto miglioramento rispetto ad un anno fa: se a gennaio 2015 il 40 per cento degli intervistati temeva un anno a venire peggiore di quello precedente, tale percentuale scende al 31 per cento oggi, mentre i più ottimisti salgono al 26 per cento rispetto al 23 di un anno fa.Le città d’arte trainano le preferenze dei turisti per i prossimi tre mesi. Oltre un italiano su due le sceglierà come destinazione tra febbraio e aprile. La cultura traina il 2016 turistico italiano. Quasi sei Italiani su dieci intendono visitare musei, monumenti e mostre. Al tempo stesso, secondo quanto rileva l’Osservatorio Confturismo-Piepoli, il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi cresce rispetto al gennaio del 2015 del 6 per cento fino ad arrivare a 3,8 notti per viaggio.A livello di destinazione per i prossimi tre mesi, in Italia la meta preferita è la Toscana, per effetto della forte attrazione del turismo culturale, seguita da Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto e Lazio, anch’esse mete con forte contenuto culturale. La Spagna rimane in posizione di leadership a livello europeo, come lo scorso mese, davanti a Francia e Germania. I Caraibi e gli Stati Uniti tornano in cima alle preferenze per le mete a livello extra-europeo.secondo i dati Istat nel terzo trimestre 2015, gli arrivi negli esercizi ricettivi sono stati pari a 42,7 milioni di unità e le presenze a oltre 191,4 milioni, con aumenti, rispetto al terzo trimestre del 2014, rispettivamente del 3,1%e del 2,7%. Si sono registrate 102,3 milioni di presenze di clienti residenti, che rappresentano il 53,4% delle presenze totali. Le presenze dei non residenti sono state circa 89,2 milioni. Le presenze negli esercizi alberghieri sono state pari a circa 114,3 milioni di unità, corrispondenti al 59,7% delle presenze totali, mentre le presenze negli esercizi extralberghieri ammontano a circa 77,2 milioni. La crescita delle presenze nel terzo trimestre 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, è stata trainata soprattutto dalla componente residente della clientela, aumentata del 3,5%, rispetto ad una crescita dell’1,7% di quella non residente. Le presenze per tipologia di esercizio hanno mostrato incrementi per entrambe le tipologie: +2,8% le strutture alberghiere e +2,4% le strutture extralberghiere. La permanenza media è lievemente diminuita, passando da 4,50 giornate nel terzo trimestre del 2014 a 4,48 nel terzo trimestre del 2015, con valori in calo solo per la componente non residente della clientela (-0.04 giornate). I dati relativi all’anno 2014 sono definitivi.
Turismo segnali positivi nonostante la paura di attentati incida negativamente
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