Turismo: Molise e Puglia si sono impegnate a rendere navigabile e fruibile il lago di Occhito

Ho avuto nel corso dell’interessante e molto partecipato incontro sulle prospettive di rilancio turistico dell’invaso di Occhito, tenutosi il 3 agosto, le più ampie rassicurazioni di una imminente riapertura degli accordi, intercorsi 38 anni fa, tra le Regioni Molise e Puglia relativamente al ristoro derivante dalla cessione di acqua ai Comuni della Capitanata. Ho inteso riaccendere l’attenzione sull’argomento lo scorso anno, a margine dell’elezione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al quale ho inviato copia delle deliberazioni assunte da entrambi gli Esecutivi regionali alla fine degli anni Ottanta quando fu sancito l’accordo del 1978. Allo stesso governatore pugliese ho inviato la richiesta ufficiale di un incontro, nell’ottica di una soluzione equa e rispettosa di quell’intesa.
La questione è stata affrontata in primis dal presidente Frattura che, nel suo intervento e così come aveva già illustrato al premier Matteo Renzi qualche settimana fa nell’aula magna dell’Università del Molise, ha ripercorso le tappe della vicenda evidenziando, nuovamente, la necessità di ridiscutere insieme – Molise e Puglia – i termini di quegli accordi. Nel corso dell’incontro tenutosi a Macchia Valfortore, come è del resto già noto, si è discusso ampiamente delle prospettive di rilancio dell’invaso di Occhito che, di fatto, avrebbero effetti importanti su tutti i comuni dell’area. Idee e impegni che sono stati specificatamente individuati con una attenzione particolare, e assolutamente dovuta, alla tutela ambientale prevedendo, quindi, ipotesi progettuali che non abbiano impatto su di esso ma che lo rivalutino ulteriormente.
Molise e Puglia si sono impegnate a rendere navigabile e quindi fruibile il lago di Occhito, per dare respiro all’economia locale.
Parimenti, la Regione Puglia si è impegnata a rendere concreti e attuabili gli impegni presi nel 1978 in base ai quali la cessione dell’acqua ai Comuni della Capitanata, nell’ottica di una solidarietà indispensabile allora come oggi, avrebbe dovuto essere oggetto del dovuto ristoro.
Ritengo, quindi, a giudicare dalle dichiarazioni dei governatori regionali, che a breve sarà individuata e resa concreta una nuova e più attuale soluzione che preveda le modalità per dare seguito, finalmente, a quelle deliberazioni.
Se ne riparla, quindi, con lo spirito giusto: riconoscere alla Regione Molise quanto dovuto e rilanciare, nel rispetto dell’ambiente, le prospettive turistiche dell’invaso e dell’intera area.

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