Anche la CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – sottoscrive la dichiarazione dell’EUA che invita tutti i governi, università e studiosi europei a prendere posizione contro questi sviluppi e per sostenere la democrazia in Turchia, tra cui l’autonomia istituzionale e libertà accademica per gli studiosi e studenti.
A seguito del tentativo di colpo di Stato di venerdì in Turchia il settore dell’istruzione, compreso quello dell’istruzione superiore, è stato preso di mira come molti altri ambiti dell’amministrazione pubblica. 15.200 professori sono stati sospesi, mentre Hurriyet riferisce che il Consiglio per l’Istruzione Superiore (YÖK) ha ordinato le dimissioni di le alte cariche delle università (1176 da quelle statali e 401 da quelle gestite da fondazioni). L’EUA condanna fermamente tale azione contro le università e il personale universitario ed esprime il suo sincero sostegno alla comunità accademica turca. Mentre all’indomani del tentato colpo di stato militare vi è stato un sostegno totale e unanime per il governo democraticamente eletto, le misure introdotte oggi vanno nella direzione sbagliata. Più che mai la Turchia ha bisogno di libertà di parola, di dibattito pubblico e aperto, come sostenuto energicamente dalle sue università, ispirate a valori accademici riconosciuti globalmente, ai principi di libertà di ricerca e insegnamento, alla libera espressione e alla libertà di associazione. L’Università degli Studi del Molise, da subito, ha inteso aderire all’appello della EUA in difesa delle Università turche e del relativo personale universitario oggetto di una durissima campagna di epurazioni e dimissioni forzate in seguito al tentativo di colpo di Stato, auspicando, ancor più, che a tale dichiarazione facciano seguito azioni conseguenti di solidarietà, sostegno e supporto.
Turchia: L’Università degli Studi del Molise aderisce all’appello della European University Association
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