Buone notizie per gli ammalati di tumore arrivano dal Politecnico di Zurigo. Le prime sperimentazioni fanno ben sperare. Ricercatori del Politecnico federale di Zurigo sono riusciti a trasformare cellule renali e adipociti, presenti nei tessuti adiposi, in cellule capaci di sbaragliare quelle cancerose. La terapia basata su cellule immunitarie modificate (linfociti T) è nota, e la sua applicazione ha anche già permesso di salvare vite umane, ma gli effetti secondari possono essere pesanti e la procedura per la produzione è complicata. Il metodo messo a punto a Basilea dalla squadra guidata da Martin Fussegger, invece, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, pare riesca ad aggirare questi problemi.
Siamo però all’inizio della trafila, come s’avverte sulla rivista Nature Chemical Biology, e ancora non s’è andati oltre la sperimentazione su cavie animali anche se si sta creando la prossima ondata di terapie per il cancro. Gli studiosi implicati sono tuttavia ottimisti e si dicono convinti d’essere riusciti ad aprire una nuova breccia nella lotta contro il cancro.