Personale della Polizia di Stato ieri ha denunziato in stato di libertà due fratelli, R. A. ed R. N., rispettivamente di anni 30 ed anni 41, proprietari di un noto bar — self-service ubicato al centro del Capoluogo, per truffa aggravata ai danni dell’E.S.U. (Ente per il Diritto allo Studio Universitario). L’operazione della Squadra Mobile consentiva di accertare che gli studenti universitari, anziché consumare presso l’esercizio in questione i pasti, lasciavano le proprie tessere ricevute dall’E.S.U. con il relativo Pin al ristoratore che, in loro assenza, provvedeva ad introdurre le stesse nell’apposito lettore ottico collegato con l’E.S.U. in tal modo da attestare falsamente la fruizione del pasto.
I ristoratori conseguivano così un consistente illecito profitto atteso l’elevato numero di falsi fruitori.
Oltre ai ristoratori sono stati denunziati, in stato di libertà, 40 studenti che, contrariamente alle prescrizioni ricevute dall’E.S.U. relative all’utilizzo delle tessere personali, consentivano la truffa consegnando le tessere ai ristoratori, traendone contestualmente a loro volta un beneficio, consistente nel non pagare la propria quota parte relativa al costo del ticket ESU..
Il personale della Squadra Mobile procedeva al sequestro probatorio di 40 tessere con relativi PIN ed al sequestro preventivo del lettore ottico.
L’attività e stata diretta dal P.M. d.ssa Rossana Venditti