“Trigno M”, ad un anno dall’ annuncio importanti novità dalla ricerca. 10 incontri in tutta Italia per parlare di Oncophytoterapia

Ad un anno esatto dall’ annuncio nel corso del Congresso Internazionale di Medicina Biointegrata di Roma, ci sono importanti aggiornamenti riguardanti il “Trigno M”, il preparato naturale che ha mostrato – in vitro – una notevole potenzialità antitumorale.  Dallo scorso ottobre, data della messa in commercio, sono già numerosissimi i pazienti oncologici che per loro scelta – ed in numero sempre maggiore per prescrizione diretta da parte degli specialisti – integrano la terapia tradizionale con il “Trigno M”.
Ma vediamo, nel dettaglio, le più importanti novità riguardanti il “Trigno M”:
LE NOVITA’ DALLA RICERCA
Proseguendo gli studi avviati nel 2013, presso l’Istituto Superiore di Sanità è stato individuato il meccanismo d’azione che porta alla morte le cellule tumorali attraverso la depolarizzazione della membrana mitocondriale, mentre l’efficacia in vitro del preparato si è rivelata molto significativa anche su nuove linee di cellule tumorali – come ad esempio quelle della mammella – diverse da quelle analizzate in precedenza che avevano mostrato risultati già sorprendenti. I risultati della ricerca sono prossimi alla pubblicazione su una rivista scientifica internazionale.

GLI APPROFONDIMENTI E LA SPERIMENTAZIONE “IN VIVO”
Attualmente è allo studio una formulazione migliorata del Trigno M, mentre stanno per iniziare studi di natura biochimica in ambito universitario sul preparato.
A breve è prevista la partenza della sperimentazione su animali per la quale è terminato l’iter procedurale e si attende il benestare del Ministero della Salute.
Ma è sulla sperimentazione del Trigno M sull’ uomo – in quanto terapia integrativa – che si concentra l’attenzione del mondo accademico e degli operatori della salute.
Mercoledì 20 aprile, si terrà un “board” tra specialisti provenienti da tutta Italia, presieduto dal prof. Enrico Ricevuto, ricercatore e docente dell’Università dell’Aquila, per mettere a punto i dettagli di carattere scientifico, logistico e normativo riguardanti la sperimentazione “in vivo” sull’ uomo del Trigno M, che si annuncia quindi come prossima al suo inizio.
All’incontro del 20 aprile, tra gli altri, sarà presente naturalmente la Prof.ssa Stefania Meschini, Ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità, che fin dall’ inizio ha studiato la reazione delle cellule tumorali al “Trigno M”, la dottoressa Franca Trucillo, oncologa del “Pascale” di Napoli, la dottoressa Tiziana Antonucci anatomopatologa.
L’evento di mercoledì 20 aprile – non a caso – si svolge a Bagnoli del Trigno (IS), nel cuore verde del Molise: è qui che è nata l’intuizione che ha portato al “Trigno M”, partendo dall’ osservazione delle drupe di una pianta, il Prunus Spinosa “Trigno”, che in queste zone cresce rigoglioso. Ed a Bagnoli del Trigno ha sede la Biogroup, azienda che produce il preparato e che detiene il brevetto in quota paritaria con l’ISS.
Nelle aree circostanti prosegue anche la sperimentazione “in campo” riguardante le pratiche colturali del Prunus Spinosa Trigno, condotta dal prof. Sebastiano Delfine, docente dell’Università degli Studi del Molise.

GLI INCONTRI DI CARATTERE SCIENTIFICO SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
In questi mesi la Società Italiana di Medicina Biointegrata, presieduta dal Prof. Franco Mastrodonato e l’Istituto di Medicina Biointegrata, hanno organizzato una serie di incontri su tutto il territorio nazionale sulla Oncophytoterapia: tra le città che hanno ospitato i convegni Pescara, Roma, Firenze e Napoli. Particolarmente partecipato quest’ultimo evento, che si è tenuto alla Città della Scienza: circa 110 medici presenti.
Il prossimo incontro divulgativo, organizzato dalla Associazione “La Chiave della Salute” è previsto a Campobasso giovedì 21 aprile. Nella sala dell’Hotel San Giorgio: dalle 16.00, esperti relazioneranno sulle “NUOVE PROSPETTIVE IN ONCOPHYTOTERAPIA”.
All’incontro, aperto al pubblico, è previsto – tra gli altri – l’intervento del Prof. Franco Mastrondonato, Presidente SIMeB, della Professoressa Stefania Meschini, Ricercatrice ISS, del dott. Ivano Hammarberg Ferri, medico oncologo, oltre che del dott. Giovanni Occhionero – chimico farmaceutico e docente ImeB e del prof. Sebastiano Delfine, dell’ Università del Molise.

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