Infine Il Moloch Ferrovie Italiane che con la riforma di Ferrovie dello Stato abbiamo (in senso collettivo) costruito ha parlato. Risponde alle nostre prese di posizione con note burocratiche, autoritarie, di cui non capiamo il fine. Vuole promuovere la sua immagine? Ci pare una comunicazione arcaica che certamente non migliora la percezione dell’azienda. Per contrastare noi? Francamente il discredito di FS è così largo tra gli utenti consumatori, in particolare quelli molisani, che quel che comunichiamo è poca cosa. Del resto noi siamo così compresi del nostro ruolo istituzionale, volontario e gratuito di tutela del cittadino che certamente non ci lasceremo impressionare e il contrasto tra opinione pubblica disamorata del servizio e FS è francamente impari. Un’azienda moderna e consapevole del suo ruolo sociale dovrebbe misurare e curare “la soddisfazione del cliente” che le associazioni dei consumatori utenti, per loro ruolo, sono le più abilitate a rappresentare.
Certo che sappiamo che i treni per il trasporto locale saranno acquistati con un mutuo contratto da FS con la BCE grazie alla mediazione dello Stato italiano, in qualche modo ancora garante. E siano sempre al sostegno dello Stato, ma ci chiediamo quando quello che è un monopolio mascherato dello Stato, di cui però lo Stato ufficialmente non risponde, diventerà, come la legge di riforma prevede, una società privata che si regge sulle proprie gambe, senza trattamenti di favore, in libera concorrenza nella vera liberalizzazione per gli interessi dei cittadini di avere il miglior servizio possibile al miglior prezzo possibile.
Ma Trenitalia nel suo comunicato cosa vuol dire ? Che compra i treni con i soldi suoi? E quali? Prendiamo gli ultimi dati organizzati a cura della ormai autorevole Cgia di Mestre. Nel 2012( ma la situazione oggi è più o meno la stessa, sarà pure un poco migliorata ma anche FS per i miracoli si starà attrezzando) il bilancio di FS è finanziato al 66% dallo Stato contro una media del 28% a livello europeo; nello stesso anno FS ha speso 8,22 miliardi di cui 2,847 incassi dall’esercizio del servizio e 5,372 coperti dallo Stato. Dal 1992 (anno della privatizzazione) al 2012 FS ha inghiottito 207,7 miliardi giustificabili nella fase di avvio ma non in via perdurante. Nel Molise anche peggio. Tutti abbiamo registrato che a fronte del finanziamento del servizio regionale (Stato- Regione- Trenitalia) abbiamo un servizio scadente, mancanza d’investimenti, chiusure di linee, di strutture (officina, DCO, impianti di scambi), mancanza di turn over; tutto finalizzato (a nostro avviso) a spendere il meno possibile, per drenare fondi per investirli altrove. Per questo riaffermiamo che quello che spende FS sempre soldi dello Stato sono! Per tutto questo riteniamo esecrabile che si neghino i nuovi treni ai viaggiatori molisani anche di fronte a una Regione debitrice negli anni e che oggi sta facendo uno sforzo per pagarli, secondo quel che dichiara l’assessore regionale al settore trasporti.
In merito alla situazione biglietterie noi abbiamo segnalato il caso di una persona che aveva bisogno di qualcosa di più di un biglietto. Noi siamo fermi sostenitori del sistema smart, per l’innovazione, l’ammodernamento ma non possiamo ignorare che quasi il 50% dei cittadini, nel Molise di più, per diversi motivi non possiede il computer o comunque non accede al web. Del resto da non molto abbiamo segnalato un giorno di caos con biglietteria chiusa, erogatori uno“sospeso temporaneamente “ e l’altro “sospeso per mancanza di collegamento”; chi vuole lasciare il tradizionale per il nuovo si doti di reti adeguate ed efficienti. Questi accadimenti non sono eccezionali. Per le biglietterie chiuse Trenitalia subisce sanzioni dalla Regione. Lo apprendiamo con soddisfazione dopo tanti anni di distrazione della Regione. Ci resta però un dubbio: tempo fa apprendemmo che le biglietterie funzionavano a singhiozzo per mancanza di personale. Ci attivammo e trovammo la disponibilità di tre dipendenti di FS, addetti alle biglietterie in altri luoghi, disponibili a trasferirsi nel Molise e che avrebbero permesso il pieno funzionamento delle biglietterie, la proposta, avanzata attraverso l’assessore Nagni non fu presa in considerazione. Che cosa dobbiamo pensare? Trenitalia preferisce le multe anziché il pieno funzionamento delle biglietterie? Perché? Sono economicamente convenienti? Attendiamo l’attivazione dell’Osservatorio del trasporto della Regione Molise per vedere i documenti e finalmente i bilanci di FS regionali. E’ nostro ruolo istituzionale. Sappia FS che il ruolo del cittadino responsabile e protagonista, consolidato in Europa, si va affermando anche in Italia, lentamente, sempre con ritardo, ma già oggi le associazioni degli utenti consumatori sono indicate come prime e tra pochissimi stakeholder nella verifica e monitoraggio dei regolamenti attuativi della legge nazionale per la trasparenza e il contrasto della corruzione, per le “amministrazioni trasparenti”.
Da poco tempo abbiamo chiesto conto a Trenitalia, con accortezza, della prevista riduzione del servizio di pulizia su alcuni treni Campobasso – Roma, Roma – Campobasso e Campobasso Napoli. La risposta voleva essere tosta e manageriale nelle intenzioni, risultando inutilmente arrogante. Ci stiamo chiedendo come definire il pensiero che lo ispira, pensiero presuntuoso, pensiero debole perché non si pone il problema che dietro una carenza segnalata c’è un disagio, persone, cittadini costretti a subire. Leggendo la risposta ci siamo immaginati un piccolo burocrate che ha preso lo “scartafaccio” ed ha confezionato la risposta non per dialogare, per cercare una soluzione, una mediazione; emerge la costante inconsapevolezza di Trenitalia di gestire un servizio pubblico e quindi sociale. La perla è la dichiarazione che il servizio si è ridotto nel Molise per aumentarlo su tratta tirrenica. Brava la “genialata” manageriale, come è possibile che un servizio per il Molise, finanziato con i soldi del Molise venga “spostato” in altro luogo, da chi sono stati autorizzati per questa trovata. Vede Assessore Nagni, ancora una volta, ci vuole il Bilancio del servizio ferroviario del Molise. Chi dire dell’affermazione “i treni viaggiano con standard di decoro e pulizia adeguati anche se nel deposito di Campobasso le attività di base sono ridotte”. Siamo alla mancanza del rispetto per le persone. Vogliamo tentare di far capire il problema a questi illuminati “manager” con un ragionamento più elementare, forse a parlare di diritti non ci ritroviamo tanto; è come dire ad una brava massaia “ siccome i tuoi figli stanno in vacanza ed in casa siete solo in due puoi fare a meno di spazzare tutti i giorni”. Crediamo che la brava massaia di Roccapipirozzi, non infingarda, alzerebbe lo scopettone, strumento ad hoc anche fuor di metafora.
“Il servizio di pulizia viene, infatti, effettuato in sinergia con i cantieri di Benevento e Roma”. Verrebbe voglia di sbellicarsi dalle risate ma francamente la riserva di humor si è ridotta e ci viene fuori una risata amara. A Benevento i convogli vanno per manutenzione e riparazioni e quindi non si tratta d’intervento giornaliero. Vedete carissimi, si dà il caso che il Forum è composto da viaggiatori, pendolari e utenti che usano il treno di frequente. Avete mai messo piede sui treni molisani? Per carità di patria, anche per stanchezza a causa della sordità del gestore , non protestiamo sempre quando i treni spesso ripartono da Roma, con i bagni intasati, inagibili, senz’ acqua, destinati ai pazienti viaggiatori molisani: ora sarà così anche per quelli che partono da Campobasso.
Gira voce che a confezionare questi bollettini di guerra siano stati due solerti “dirigenti” di nuova nomina. Speriamo che sia così e che prenda le redini il Direttore. Veda Direttore, uno dei mali che affligge l’umanità sono i solerti sergenti di prima nomina, dovunque e in qualunque struttura, li gestisca come vuole, ma li renda innocui.
Il Nostro ruolo non è quello di nemici di FI, se si dovesse ridurre a questo ci sentiremmo sminuiti. Il nostro ruolo è quello di vigilare e di concorrere, dalla parte del cittadino utente consumatore, al miglioramento dei servizi, a riformare, all’innovazione, alla modernizzazione come stiamo cercando di fare con le istituzioni, con il Governo nazionale perché consulenti in materia attraverso il CNCU, con la Regione Molise con la quale da tempo dialoghiamo. Non vorremmo trovarci di fronte Ferrovie Italiane come un sergente ingrugnato con le mani nei fianchi. Ferrovie italiane potrebbero dare un bel segnale di vera e sostanziale modernità e capacità d’innovazione. La L. 244 del 24-12- 2007(finanziaria 2008), all’ art.2, comma 461, lettera (a-b),dice che i gestori dei servizi pubblici locali, anche in concessione, sono tenuti a costituire degli Osservatori con molteplici compiti “al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualità, l’universalità e l’economicità delle relative prestazioni”, è esplicitamente prevista la partecipazione delle associazioni di consumatori . Sarebbe un obbligo, non rispettato perché la norma non è prescrittiva, non sono previste pene o sanzioni, ma è una violazione di legge e per queste cose, almeno fin ora, non c’è stato “un giudice a Berlino”. Se Ferrovie Italiane fossero capaci di una tale apertura e osservanza della legge, darebbero un bel segnale d’innovazione,di un rapporto aperto con i cittadini, utile anche ad essa per conoscere e fare le scelte giuste, altro che le note abbuzzagnate. Altrimenti si può usare la forza per imporsi ma non si verrà mai amati.
Filippo Poleggi Presidente Forum TPL
Trenitalia, come è possibile che un servizio per il Molise, finanziato con i soldi del Molise venga “spostato” in altro luogo?
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