“Potenzieremo il telaio infrastrutturale e ferroviario”. “Ci impegneremo a migliorare il servizio ferroviario”. “Noi crediamo che il ferro per il Molise sia un punto di riferimento importante della mobilità e intendiamo intervenire in maniera organica”. Ogni volta che rileggiamo questi impegni presi e ribaditi in più circostanze dal Governo regionale, non possiamo notare come in realtà siano stridenti con il contesto attuale del trasporto ferroviario molisano, che di settimana in settimana si arricchisce di nuovi capitoli negativi, che ledono il diritto dei cittadini molisani a muoversi liberamente sul territorio.
Assessore Nagni, è possibile che non si riesca a garantire per il Molise un servizio essenziale che rispetti la dignità dei tantissimi pendolari molisani, troppo spesso in difficoltà nel raggiungere i propri luoghi di lavoro? Ci si rende conto della gravità della situazione che si è venuta a generare negli ultimi tempi?
Perché degli impegni presi dal Governo regionale, così come delle rassicurazioni più volte fornite dall’Assessore Nagni, stentiamo a vedere i risultati, mentre i disagi e i disservizi per i viaggiatori molisani si registrano con cronica continuità e su tutte le tratte?
Non si può restare in silenzio di fronte all’ennesima soppressione operata da Trenitalia, che ha deciso di cancellare dal prossimo 13 dicembre le corse sulla tratta Termoli – Foggia nella fascia dalle 6:40 alle 12:20, e in particolare quella delle 8:05, la più frequentata dai pendolari molisani; si è tenuto conto del disagio che si arrecherà a questi stessi lavoratori? La Regione ha provveduto a rappresentate presso Trenitalia le istanze di chi abitualmente usufruisce di questa tratta? Oppure il tutto è avvenuto nel silenzio assordante delle istituzioni?
Tutto questo mentre continua a permanere grave ciò che avviene ogni giorno sulla tratta Campobasso – Roma, la direttrice più importante per il nostro territorio: soggetta a continui disservizi, a fermate prolungate, a notevoli ritardi, ad autobus sostitutivi; perché i cittadini molisani devono continuare a sentirsi considerati come pendolari di serie B? L’ultimo disagio mercoledì 9 dicembre, treno partito da Roma alle 9:07 che a causa di un guasto, dopo essersi bloccato in aperta campagna, si è fermato nella stazione di Carpinone, dove il bus sostitutivo si è dimostrato insufficiente ad accogliere tutti i viaggiatori presenti sul treno, con le inevitabili e giuste proteste di coloro rimasti a piedi e impossibilitati a raggiungere in orario il proprio posto di lavoro, il proprio appuntamento, costretti ad arrivare con grave ritardo alla stazione di Campobasso.
Assessore, a cosa serve aumentare le corse se ogni corsa diventa il viaggio della speranza, dove l’incertezza non è “quando arriverà il treno?” ma piuttosto “arriverà il treno?”.
Nella stessa giornata un altro episodio increscioso si è verificato alla stazione di Campobasso, dove, dopo 45 minuti di attesa vana da parte dei passeggeri, è stato annunciato che il convoglio delle 15:28 diretto a Caserta non sarebbe più partito a causa di un guasto meccanico.
Un’altra giornata di calvario per i pendolari molisani, ai quali il Governo regionale non è riuscito a dare alcuna risposta né tantomeno a trovare soluzioni adeguate a quella che ormai si configura sempre di più come una grave emergenza, considerando l’importanza e la centralità che i trasporti hanno nello sviluppo del tessuto sociale del territorio.
Disagi frequenti poi anche sulla tratta ferroviaria Campobasso – Termoli, chiusa per quasi due anni e riaperta alla circolazione dei treni solamente lo scorso 13 settembre, “il servizio sarà efficiente e sicuro almeno per i prossimi venti anni”, Assessore Nagni purtroppo non è così nonostante i 18,5 milioni di euro impegnati da RFI per la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria.
“Andare verso la procedura di gara significa che l’impostazione del trasporto su ferro subirà una trasformazione complessiva rispetto al quadro attuale”; ma nel frattempo il Governo regionale come intende garantire la dignità e i diritti dei viaggiatori molisani che quotidianamente devono viaggiare su treni vecchi e inadeguati? Dove sono i nuovi treni che Trenitalia ci avrebbe dovuto già consegnare e che già sono stati pagati grazie all’investimento avviato dal precedente Governo regionale?
Occorrono risposte chiare e concrete e certezze per i cittadini che si vedono costantemente negati i propri diritti.
Angela Fusco Perrella
Michele Iorio
Nicola Cavaliere
Giuseppe Sabusco